Lavori per la rete fognaria a Scafati, pressing della Cisal

“Si indaghi sui i ritardi e la difficoltà dell’azienda vincitrice dell’appalto"

Scafati.  

“Non è possibile che una città sia paralizzata da maggio. Capisco che la commissione straordinaria in un Comune sciolto per camorra sia sinonimo di legalità, ma la Procura di Nocera Inferiore ha il dovere di aprire un’inchiesta per appurare le responsabilità sugli interventi nel cantiere lumaca di via Martiri d’Ungheria a Scafati”. Così Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, interviene sui disagi che stanno provocando il blocco del traffico in una zona strategica della città dell’Agro, a poca distanza dal casello autostradale della Salerno-Napoli.

“Vorremmo capire perché il protrarsi dei lavori fino a ottobre, quando l’apertura delle scuole e il ritorno alla normalità dopo le vacanze getterà nello scompiglio intere famiglie. Sarebbe opportuno che il prefetto Giorgio Manari, capo della commissione straordinaria, solleciti l’organizzazione di una cabina di regia con la Regione Campania e i sindacati in modo da approfondire i motivi che stanno portando al rallentamento dei lavori per la realizzazione della rete fognaria”.

Inizialmente programmati fino al 3 agosto, infatti, gli interventi termineranno l’ultimo week-end di ottobre, con Vicinanza che chiede di scongiurare l’operazione attraverso turni di lavoro spalmati anche nelle ore notturne. “Scafati è una città già alle prese con diversi problemi legati all’inquinamento ambientale, con il nodo traffico da sempre irrisolto. Il problema resta l’incertezza con cui si sta operando, non permettendo ai cittadini di capire cosa stia succedendo veramente. Questo ci porterà all’apertura delle scuole con un disagio assurdo, che rischia di creare una guerra sociale.

Non parliamo poi dei tanti commercianti, che vedranno ridotti del circa 80% il loro volume d’affari. Ecco perché chiedo al capo della Procura di Nocera Inferiore, Antonio Centore, di avviare un dialogo con la commissione straordinaria. L’ultimo avviso della ditta incaricata di completare i lavori, che ha denunciato problemi nella fornitura dei prodotti afferenti ai lavori, mi preoccupa non poco. Nel frattempo ci sono dei reperti archeologici trovati nel sottosuolo e il cantiere resta allo stato attuale e il prossimo autunno la situazione rischia di degenerare. Il caso di Scafati è simile a quello del raccordo Salerno-Avellino. Solo che in questo caso cittadini e commercianti sono stati dimenticati da tutti, anche dai parlamentari che in questa comunità sono venuti lo scorso febbraio per incassare voti per le ultime elezioni politiche”.

S.B.