Antifascismo, a Battipaglia è scontro feroce sulle firme

Il circolo Gramsci: "Nella patria delle bufale l'arroganza dell'ignoranza".Scontro sui Moti del 69

Battipaglia.  

"La nostra cara Battipaglia è famosa per essere la patria delle bufale rinomate in tutto il mondo. Quello che non tutti sanno sulle bufale battipagliesi è che a produrle non sono solo i caseifici ma anche i nostri politici locali e alle volte anche qualche pseudointelletuale di destra, che magari crede pure di star citando un pensiero di Pasolini, senza accorgersi che si tratta di un falso clamoroso. Nel caso specifico, l’associazione "Battipaglia Nostra" guidata da Zara, nel criticare la raccolta firme per fare diventare regola l'antifascismo nella nostra città, promossa dal Circolo Gramsci di Battipaglia, mette in bocca a Pasolini parole sull’“antifascismo rabbioso in assenza di fascismo” che il grande intellettuale di sinistra di fatto non ha né detto né scritto".

Comincia così la nota a firma del circolo "Gramsci" di Battipaglia. "Non abbiamo mai avuto un atteggiamento intransigente verso l’ignoranza, perché la conoscenza è vasta e sono tante le cose che si possono non conoscere. Quello contro cui ci battiamo è l’arroganza dell’ignoranza, su cui la dittatura fascista ha costruito la sua propaganda e la sua grande menzogna. Non è nostra intenzione farci trascinare nella logica dello scontro tra gli opposti estremi. La nostra semplice intenzione è difendere i valori e i principi della nostra Costituzione - si legge nella nota stampa - . Il circolo Gramsci non ha in alcun modo strumentalizzato i fatti tristemente noti del 1969. Carmine Citro appartiene alla storia di Battipaglia e noi lo abbiamo semplicemente omaggiato come ogni anno con un garofano rosso. L’antifascismo è un reato e l’attacco subito da Angelo Minelli e dal Circolo Gramsci ci fa capire che l’ignoranza e l’arroganza fascista sono ancora marcatamente presenti nella nostra società. Ora più di prima ci rendiamo conto che l’idea di inserire parole come antifascismo e antirazzismo in un regolamento comunale infastidiscono enormemente chi si sente padrone del comune pur non essendolo". 

Di qui la conclusione: "Questo ci sprona nel continuare le nostre iniziative politico-culturali di cui fa parte la petizione di iniziativa popolare per la quale stiamo raccogliendo le firme, per festeggiare degnamente il 25 aprile, festa della liberazione dal nazifascismo, nell'unico modo possibile, facendo cioè in modo che non si ripetano più gli stessi errori del passato", concludono gli esponenti del circolo "Gramsci" di Battipaglia.