"Una proposta di legge regionale per gestire le aree industriali"

L'associazione Radici si oppone alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano a Buccino

una proposta di legge regionale per gestire le aree industriali
Buccino.  

Una proposta di legge regionale per gestire le aree industriali. E' quella promossa dall'associazione Radici che, da tempo, si oppone alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano e di altre aziende nei comuni di Buccino, Palomonte ed Oliveto Citra. 
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Palomonte, Felice Cupo, del presidente del CdA del Consorzio Sociale Agorà S10, Ernesto Cupo e del direttore generale Giovanni Russo, sono intervenuti il presidente dell’A.P.S Radici, Carmine Cocozza, il segretario comunale Gerardo Rosania e la vicepresidente di Radici, Cristina Ianniello. L’incontro è stato moderato da Deborah Amoruso e ha visto la presenza, tra gli altri, del sindaco di Buccino Pasquale Freda.
“Come comunità coesa - dichiara il presidente di Radici Carmine Cocozza - al di là dei rispettivi campanili, abbiamo elaborato una proposta di legge condivisa, a cui hanno partecipato a vario titolo i membri del consiglio direttivo e molti nostri soci, e che è stata trasmessa ai consiglieri regionali lo scorso 28 luglio.
Abbiamo constatato che non esiste una legge specifica sulle aree industriali sorte dopo il sisma, questo vuoto normativo è chiaramente emerso nel corso dell’audizione nella terza commissione aree interne del 16 marzo. Basti pensare all’assenza di centraline di rilevamento dei dati ambientali; questo significa che non esiste un conteggio del volume di inquinamento delle aziende insediate e di quelle che si andranno ad insediare. La Buoneco, ad esempio, intende insediarsi con un piano industriale, ma non ha calcolato nessuno quanto sia impattante dal punto di vista ambientale, la stessa cosa vale per le Fonderie Pisano e qualsiasi altra industria che volesse insediarsi a Buccino, Contursi e Oliveto Citra e Palomonte".
“Abbiamo studiato attentamente la documentazione -precisa la vicepresidente Cristina Ianniello - che riguarda le aree industriali e la normativa che disciplina le ASI, nel corso dell’audizione è chiaramente emersa la cattiva gestione di queste aree e in particolare il vuoto normativo in termini di controllo ambientale delle aziende insediatasi, compito questo che non spetta all’ASI, a cui la Regione dal 1997 ha trasferito la gestione e la vendita dei lotti. Pertanto, nel proposito di colmare questo vuoto e di restituire la gestione al territorio, proponiamo la creazione di un organismo denominato "comitato di gestione" che superi l’Asi e che sia composto dai sindaci dei territori dove insistono le aree industriali”.
A tale scopo, al termine dell’incontro si è stabilito di trasmettere a tutti i sindaci dei territori in cui opera l’associazione Radici il file della bozza di proposta di legge regionale, da approvare nei rispettivi Consigli Comunali e da inoltrare alla Regione Campania, a cura della associazione Radici. La proposta è di rendere evidente la richiesta dal “basso” dalle intere comunità, di essere protagonisti attivi del loro sviluppo.