Restaurato l'antico organo a canne di Casaletto Spartano

"Riportato all'antico splendore grazie anche al contributo dei fedeli", dice don Simone Gentile

restaurato l antico organo a canne di casaletto spartano

L'intervento di restauro, costato 50mila euro, è stato possibile grazie all’intervento per il 50% dei fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, un contributo della Curia Vescovile e alle donazioni nell’ambito della raccolta “Adotta una canna".

Casaletto Spartano.  

E' tornato all'antico splendore l'organo a canne, risalente agli anni venti del secolo scorso, ubicato nella chiesa di San Nicola di Bari a Casaletto Spartano. Ieri, 28 gennaio 2023, si è tenuto il concerto di inaugurazione.

Le 500 canne dell'organo, dopo anni di silenzio, hanno ricominciato ad emettere emozionanti sonorità grazie al lavoro di recupero durato circa un anno nel laboratorio della ditta avellinese "Organi Giuseppe Continiello".

L'intervento di restauro, costato 50mila euro, è stato possibile grazie all’intervento per il 50% dei fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, ad un contributo della Curia Vescovile e alle donazioni liberali erogate nell’ambito della raccolta “Adotta una canna", iniziative promosse dal parroco don Simone Gentile.

Al concerto di inaugurazione hanno partecipato anche il maestro Anna Bardaro e il soprano Rosa Spinelli.

"Si ringraziano fin da ora tutti coloro che hanno aderito e collaborato per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della nostra comunità”, si legge sulla pagina social della parrocchia guidata da Don Simone Gentile. 

Sulla pagina facebook “Santuario Diocesano Maria SS dei Martiri” sono state condivise le foto del restauro e le immagini della cerimonia inaugurale. 

I ringraziamenti di Don Simone Gentile 

"Eccellenza reverendissima,
in questo momento vorrei esprimerle a nome mio e della comunità di Casaletto il grato ringraziamento per la sua presenza in mezzo a noi per questa solenne celebrazione eucaristica, nella quale ha voluto benedire l’organo a canne subito dopo l’opera di restauro da poco conclusa. Lei ha fortemente sostenuto e favorito questo progetto, con la paterna e solerte vicinanza e con un munifico contributo che ha voluto elargire alla nostra comunità come segno concreto di collaborazione e attenzione alla valorizzazione dei beni culturali e alla vita liturgica della nostra comunità parrocchiale. Insieme alla sua generosa operosità, intendo in questo momento ringraziare i suoi collaboratori che attraverso l’ufficio dei beni culturali, diretto da don Fernando Barra, ci hanno consentito di avviare, perfezionare e portare a termine l’intero progetto di restauro.

Tale minuzioso e paziente lavoro è stato svolto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei beni culturali di Salerno, che seguendo costantemente i lavori ne ha garantito lo svolgimento secondo le professionalità e le competenze previste.
Il restauro di un organo a canne, rappresenta per una comunità parrocchiale l’occasione di manifestare la propria premura e cura per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale unitamente alla cura dignitosa della ritualità liturgica. Esso nel suo insieme rappresenta un lascito importante che i nostri avi hanno lasciato come perenne testimonianza di fede e di amore alla comunità. Nello specifico il restauro di uno strumento musicale come l’organo a canne, rappresenta per la comunità un importantissimo baluardo dinanzi alla progressiva decadenza della qualità musicale dentro e fuori la liturgia, come ricorda il numero 120 della Sacrosanctum Concilium: «Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti.»

In questo spirito squisitamente ecclesiale si è avviato e portato a termine questo restauro, realizzato con professionalità e dedizione dalla ditta “Organi Giuseppe Continiello” di Monteverde (Av), che ringrazio per l’impegno e la competenza, in particolare Vincenzo ed Enrico. Abbiamo potuto affrontare una spesa così importante per una piccola comunità come la nostra, grazie al contributo del 50% dei costi, erogati dall’8x1000 alla Chiesa Cattolica. La restante parte, come già accennato, è stata coperta da un contributo della Curia diocesana e da coloro che generosamente hanno aderito alla campagna di raccolta “Adotta una canna” a cui va tutto il mio ringraziamento e l’invito a ritirare la scheda ricordo al tavolino infondo alla chiesa. A tal proposito trovate nelle bacheche vicino l’organo gli elenchi dei contribuenti di questi anni (se qualcuno non ritrova il proprio nome perché sfuggito, può darne comunicazione). La raccolta è ancora aperta, per completare l’importo previsto. Mi impegnerò personalmente a realizzare un piccolo memorandum di tali generose donazioni, che sarà conservato a perenne memoria nell’archivio storico parrocchiale.

Un saluto deferente e un particolare ringraziamento per la partecipazione anche al Sig. Sindaco Avv. Concetta Amato, alle autorità civili e militari presenti e alle varie associazioni del territorio presenti e rappresentate. Ringrazio in particolar modo anche tutti coloro che hanno aiutato nella liturgia, il diacono Michele, i seminaristi, i ministranti e il coro parrocchiale opportunamente integrato dai bambini e i ragazzi dell’oratorio che subito dopo la messa faranno un breve omaggio a don Bosco, padre e maestro della gioventù".