Continua il pressing politico su Franco Alfieri per ottenere le dimissioni da sindaco di Capaccio Paestum e, quindi, anche da presidente della Provincia di Salerno. Dopo le bordate lanciate dal commissario regionale del Pd, Antonio Misiani, anche nella città dei templi si è aperto un dibattito per valutare la strada da intraprendere. Se, infatti, Alfieri non dovesse rassegnare le dimissioni, potrebbero essere anche i componenti della sua maggioranza a staccare la spina all'Amministrazione, rassegnando le dimissioni per garantire lo scioglimento del consiglio comunale ed il ritorno alle urne.
Un tema su cui è in corso una riflessione politica e che è stato sollevato anche dal consigliere comunale di maggioranza Antonio Scariati che, con una nota stampa, ha ribadito la necessità di avviare un processo di analisi sui fatti che stanno riguardando Capaccio Paestum.
"Alla luce degli ultimi risvolti sulla vicenda giudiziaria che ha investito il sindaco Francesco Alfieri, esprimo solidarietà allo stesso ed auspico una rapida risoluzione della questione, confidando nell’operato della Magistratura, affinchè venga fatta chiarezza e accertata la verità su ciò che ha posto la comunità di Capaccio Paestum in forte apprensione, sia dal punto di vista amministrativo, sia dal punto di vista della crescita e dello sviluppo", si legge nella nota sottoscritta da Scariati.
"Rilevo, altresì, che la scelta dello scrivente di restare ancorato alla propria posizione di consigliere di maggioranza, dal 3 ottobre 2024 ad oggi, è stata dettata dal senso di appartenenza alla propria compagine, nonché dallo spiccato senso di responsabilità verso le Istituzioni, il proprio elettorato e nei confronti dell’intera comunità di Capaccio Paestum. Sul punto corre l’obbligo evidenziare, che nonostante gli scenari profilatisi lungo i mesi passati abbiano segnato in modo incontrovertibile l’Amministrazione Comunale e la comunità Capaccese, è stato un atto di responsabilità approvare e sottoscrivere il piano di riequilibrio finanziario dell’Ente Comunale, benchè sarebbe stato molto più semplice fare un passo indietro. Allo stato, alla luce della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione del 14 febbraio 2025, lo scrivente pubblicamente invita la maggioranza tutta ad una riflessione approfondita, al fine di intraprendere un percorso foriero di serenità e di speranza per la comunità di Capaccio Paestum, presagendo che tale scelta possa anche indurre la maggioranza stessa a rinunciare alle proprie cariche, di guisa che, sarà posta la comunità di Capaccio Paestum nella condizione di scegliere per il prossimo futuro", l'invito rivolto da Scariati.