Il 30 aprile alle 10 in piazza Diaz a Nocera Inferiore si terrà un presidio per Yassine Bousenna, il 17enne straniero morto mentre era al lavoro a nero in un'azienda dell'agro. Il giovanissimo è stato lasciato all'esterno dell'ospedale Umberto I.
La denuncia
"È dell'11 aprile la notizia della morte del giovanissimo Yassine Bousenna. Lui era un ragazzo 17enne immigrato che lavorava a nero per un'azienda nocerina, durante una giornata di lavoro perde la vita. La sua identità viene scoperta solo più di 24 ore dopo, causa la sua nazionalità non italiana e il fatto che sia stato abbandonato fuori all'ospedale "Umberto I", a sciverlo in una nota l'Unione degli studenti Campania.
"Un ragazzo di soli 17 anni - continua la nota - il cui impiego nella vita dovrebbe essere studiare ci chiediamo quali situazioni lo abbiano portato a dover lavorare in condizioni tanto disastrose e poco sicure. Viviamo in territori dove la precarietà è abitudine e un posto di lavoro come si deve è un lusso" - continua Giada Giugliano membro dell'Unione degli studenti Sarno - "Qual è il nostro destino a quest'età? Morire per lavoro o andare a scuola e studiare, venendo, nel caso di Yassine, anche discriminati? Non ci sta bene questo stato di cose ed è per questo che come studenti e studentesse siamo qui oggi in piazza".
"Si tratta dell'ennessima vittima del duplice sistema colpevole nel quale siamo inseriti: quello del lavoro e quello del razzismo. Satnam Singh è un nome che riecheggia nelle nostre coscienze e ci impone di mobilitarci per Yassine e per tutti gli altri. Ennesimo lavoratore, in questo caso addirittura giovane, abbandonato fuori l'ospedale" - ci dice Domenico Fortunato membro dell'esecutivo regionale dell'Unione degli studenti Campania - "La scuola ci abitua fin dai primi anni, attraverso meccanismi fatti passare sotto il nome di PCTO, che essere sfruttati è normale. Non ne possiamo più, stop PCTO, ma soprattutto basta morti sul lavoro".
