Baronissi: "Cessate il fuoco immediato in Medio Oriente"

Consiglio Comunale monotematico per il riconoscimento dello Stato della Palestina

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Baronissi.  

È stata ufficialmente protocollata presso il Comune di Baronissi, oggi 26 maggio 2025, la richiesta per la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico dedicato al riconoscimento dello Stato di Palestina e alla richiesta di un cessate il fuoco immediato nei territori colpiti dal conflitto in Medio Oriente.

La proposta riprende il testo della mozione già approvata da altri enti locali come: il Comune di Napoli, Comune di Vercelli e il Comune di Montefusco (AV), confermando la volontà di estendere su scala territoriale una mobilitazione istituzionale chiara, determinata e solidale. L’obiettivo è portare anche il Comune di Baronissi a esprimersi su una questione di giustizia internazionale che non può più essere ignorata.

La mozione è stata sottoscritta da un fronte ampio e trasversale di realtà territoriali, tra cui:

·         Associazione di Amicizia Italia-Cuba

·         Associazione Memoria in Movimeto

·         Comitato “Nostra” Baronissi

·         Giovani Comunistei del Partito della Rifondazione Comunista della Provincia di Salerno

Da sempre impegnate sul tema della pace e dell’ autodeterminazione del popolo palestinese per il riconoscimento dello Stato di Palestina tra queste iniziative ricordiamo: “No War – Pace e autodeterminazione dei Popoli” durante la quale il comune di Baronissi si impegnava a partecipare e a promuovere la “Marcia per la Pace Perugia -Assisi” e in solidarietà con il popolo palestinese veniva issata istituzionalmente la bandiera dello stato di Palestina insieme a quella del Comune e della bandiera italiana (https://www.salernotoday.it/politica/no-war-rifondazione-comunista-baronissi-20-maggio-2017.html)

“Pedaliamo contro l’ apartheid” una protesta sileziosa durante il passaggio del Giro d’Italia nel nostro comune (https://www.salernotoday.it/cronaca/striscioni-protesta-prima-tappa-gerusalemme-giro-di-italia-rifondazione-comunista-baronissi.html)

Più recentemente veniva protocollata una richiesta di delibera in cui si chiedeva sottoscrivere un Appello dei Sindaci italiani indirizzato alla Presidenza di Turno dell’Unione Europea e all’Alto Rappresentante degli Affari Esteri dell’Unione per l’immediato cessate il fuoco.

“Anche i Comuni hanno la responsabilità di prendere posizione di fronte ai drammi umanitari del nostro tempo” – si legge nella nota allegata alla proposta – “Il riconoscimento dello Stato di Palestina e la richiesta di cessate il fuoco sono atti concreti di giustizia, coerenza e solidarietà.”

Il Consiglio monotematico richiesto intende:

·         Sollecitare il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del Governo italiano;

·         Chiedere l’immediato cessate il fuoco e il termine delle ostilità nei Territori Palestinesi;

·         Sostenere la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite;

·         Condannare la colonizzazione e l’occupazione militare dei territori;

·         Promuovere il rispetto del diritto internazionale e la tutela dei diritti umani.

"Questa iniziativa  - continua nella nota Memoria in Movimento - si inserisce in una campagna più ampia volta a costruire una Rete di Comuni che, approvando documenti simili, esercitino pressione sul governo nazionale e sull’Unione Europea, affinché si assumano posizioni nette in favore della pace e del diritto dei popoli all’autodeterminazione.

In un contesto internazionale segnato da conflitti, crisi umanitarie e gravi violazioni dei diritti fondamentali, gli enti locali possono – e devono – farsi portavoce di un’altra idea di politica: una politica che parte dal basso e che ha il coraggio di schierarsi dalla parte della legalità internazionale e della dignità umana.

Baronissi può e deve essere parte di questo movimento, vista la sensibilità già dimostrata con l’adesione alla campagna 50.000 sudari con l’esposizione simbolica del lenzuolo bianco dalla casa comunale.

La cittadinanza, le associazioni e tutte le forze democratiche del territorio sono invitate a sostenere la proposta, a partecipare alle future assemblee pubbliche e a contribuire a una mobilitazione civile che restituisca centralità ai valori della pace, della giustizia e della solidarietà tra i popoli".