"Vertenza Treofan, crisi sospetta": 250 lavoratori licenziati

Il monito di Bilotti e Cammarano dei 5 Stelle: "Il Governo indaghi sulla vicenda"

Battipaglia.  

“Vorremmo sbagliarci ma le informazioni raccolte all’interno della Treofan di Battipaglia lasciano presagire il peggio: 250 licenziamenti tra lo stabilimento campano e quello di Terni con una perdita di 100 milioni di euro di fatturato”. E’ l’allarme di Anna Bilotti e Michele Cammarano, rispettivamente deputata e consigliere regionale campano del Movimento 5 Stelle. 

“Da quando gli impianti sono stati ceduti lo scorso 24 ottobre al colosso indiano Jindal Group - spiegano - l’operatività è stata fortemente pregiudicata al punto da prefigurare un forte ridimensionamento delle attività, nonostante l'ottimo stato di salute della società. Nei fatti, uno dei fiori all’occhiello del tessuto industriale battipagliese - aggiungono - si ritrova da un giorno all’altro sulla soglia della dismissione a causa di una svendita internazionale dai contorni ambigui che ha visto protagonisti il vecchio proprietario "M&C" di Carlo de Benedetti e i nuovi acquirenti indiani. E questo nonostante la sottoscrizione di un contratto di sviluppo da 2 milioni di euro sottoscritto con la Regione e il ministero dello Sviluppo Economico per il rilancio dello stabilimento”.

Insomma, una situazione molto complicata che dalla provincia salernitana verrà portata a Roma: "Oltre alla richiesta di un’audizione delle parti nella commissione regionale Attività Produttive, abbiamo appena depositato un interrogazione al Mise affinché siano attivati i dovuti meccanismi di valutazione dei contratti di sviluppo in funzione dei reali investimenti delle aziende stesse e delle prospettive occupazionali dei settori interessati", concludono Bilotti e Cammarano.

Redazione Salerno