Vertenza Maccaferri, la vertenza ancora senza soluzione

Da Fiom e Fim appello a cittadini e istituzioni a sostenere la battaglia dei 40 dipendenti

vertenza maccaferri la vertenza ancora senza soluzione
Bellizzi.  

"E’ trascorso un mese dal nostro ultimo appello. Un mese di ulteriori tensioni e preoccupazioni per i 40 lavoratori della Maccaferri
Manifattura Italia S.r.l. di Bellizzi che attendono ancora segnali di svolta per il futuro. Alle spalle, già mesi e mesi di cassa integrazione che hanno portato solo difficoltà e sconforto per tante famiglie, nel silenzio assordante del gruppo e delle Istituzioni regionali e nazionali. Infatti, nonostante le iniziative intraprese, nulla si è mosso finora, se non la definizione di una nuova data di incontro aziendale, dopo che a febbraio ogni ragionamento sul futuro era stato nuovamente rinviato". Comincia così la nota a firma di Fiom e Fim di Salerno a proposito della vertenza per l'industria salernitana.

"Ci auguriamo che quel giorno si presentino almeno i vertici del Gruppo. Coloro che possono e devono, ormai con urgenza, fare chiarezza. Perché, nel frattempo, leggiamo dalla stampa solo notizie allarmanti sulla situazione e pare in stallo anche la possibilità di ingresso di nuovi investitori. Ma a Bellizzi ancora non è chiaro nemmeno se questo stabilimento e, soprattutto, le maestranze potranno rientrare in questi percorsi. La Rsu ed i lavoratori tutti stanno cercando con ogni mezzo di avere notizie e attendono ora quell’incontro con ansia e preoccupazione. Ma tutti devono essere chiamati ad un confronto su questa vertenza", è l'appello lanciato dalle sigle sindacali.

"I timidi segnali di sostegno che abbiamo avuti in questi mesi da alcuni esponenti politici ed istituzionali devono manifestarsi con più forza e con più convinzione, se è vero che tutti pensiamo che questa terra, già martoriata, non possa permettersi la perdita di anche un solo
posto di lavoro", la presa di posizione congiunta di Fiom e Fim che annunciano un confronto pubblico "per non lasciare indietro niente e
nessuno e renderci tutti parte attiva rispetto ad un percorso di chiarezza, di prospettiva e di dignità".