Officine Buonocore, operai senza certezze: proclamato lo sciopero

Dura presa di posizione di Fiom e Filt Cgil: "Nonostante l'incontro in prefettura, zero risposte"

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Castel San Giorgio.  

La situazione delle maestranze delle Officine Antonio Buonocore è ancora in fase di stallo. Nonostante la proclamazione dello stato di agitazione, i tentativi di confronto con la proprietà, il presidio dello scorso 29 giugno e la convocazione del tavolo in Prefettura del 14 luglio, nulla è cambiato: questa la denuncia di Fiom e Filt Cgil Salerno. 

Le maestranze da quattro mesi non percepiscono lo stipendio e non ci sono certezze per il futuro. "Ma per noi il tempo scorre inesorabilmente e diventa sempre più insopportabile il peso di tanto silenzio e di tante assenze su una vicenda che troviamo essere quasi unica nell’intero panorama regionale e nazionale. Non troviamo, infatti, casi già esistenti di aziende della filiera dei servizi essenziali legati al trasporto pubblico lasciati nel limbo di un vuoto di gestione così lungo, così inspiegabile e così drammatico. Non c’è alcuno che, in tutti questi mesi, si sia preso neanche la briga di formalizzare l’interruzione o la sospensione delle attività, con un rimbalzo di responsabilità che appare assumere spesso tratti inverosimili e imbarazzanti", la presa di posizione congiunta delle sigle sindacali.

"Le 10 famiglie occupate sono dal 10 maggio 2021, data del fallimento di SCAI s.r.l. per la quale svolgevano servizio esclusivo di manutenzione dei mezzi, appesi ad un filo. Sono e restano dipendenti delle Officine, garantiscono diligentemente la presenza e la disponibilità al lavoro, ma ottengono in cambio solo notizie di corridoio che calpestano i loro diritti e la loro dignità. Per tutti questi motivi e con l’aspettativa di riuscire ancora una volta ad avere chiarezza e risposte, i lavoratori, dopo questo ennesimo esito negativo alle loro rimostranze, proseguiranno il percorso rivendicativo organizzando nei prossimi giorni tutte le necessarie azioni di mobilitazione. Non smetteremo di chiedere alla proprietà e a tutte le parti in causa di assumersi le proprie responsabilità per riuscire ad ottenere risposte sul lavoro e sul futuro", fanno sapere Fiom e Filt che hanno proclamato 4 ore di sciopero (dalle 9 alle 13) per martedì 27 luglio.