Confesercenti: bollette con rincari-choc, oltre mille imprese a rischio

L'associazione di categoria lancia l'allarme: "Rischio default, servono provvedimenti"

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Salerno.  

Il caro bollette è probabilmente il tema più sentito dagli italiani, sia famiglie che imprenditori, che provano a fare i conti con dei rincari da record e che, sembra, siano ben lontani dal raggiungere il loro picco. Se l'estate da caldo record si è contraddistinta per l'impennata del costo della luce, l'autunno porterà con se un incremento di oltre il 100% per le utenze del gas.

L'allarme è stato lanciato da Confesercenti Salerno tramite una nota stampa mettendo in guardia dal "Rischio default per migliaia di attività" e che, sul solo territorio salernitano, sono in pericolo "oltre 1.500 imprese".

I conti elaborati da Confesercenti basandosi sui dati di Innova, Unioncamere e Agenzia delle Entrate sono eloquenti. "Se nel 2020 e 2021 un bar, un pubblico esercizio, spendeva in media 6.700 € per le bollette di luce e gas, nei prossimi dodici mesi, ipotizzando che gli aumenti attuali restino costanti, lo stesso bar spenderà 14.740 €. Sarebbe devastante un aumento del 120 % e un’incidenza sui ricavi aziendali che passerebbe dal 4,9% al 10,7%" Stessa percento d'incremento per le utenze per i ristoratori, le cui spese passeranno mediamente da "13.500 € a 29.700 € (+120 %)" segnalando così una differenza di oltre duemila euro mensili. Se per bar e ristoranti si aspetta un autentico salasso, non se la passano meglio gli albergatori. Per la Confeserecenti nazional "un albergo medio vedrebbe lievitare la spesa per la bolletta energetica da 45.000 € a 108.000 € (+140 % con un’incidenza di oltre 25 punti percentuali sui ricavi)."

Il presidente di Confesercenti, Raffaele Esposito, sostiene che "occorre intervenire in maniera urgente e decisa per evitare il collasso. È necessario in prima istanza estendere anche alle piccole imprese il credito d’imposta per l’energia elettrica (imprese con potenza < di 16,5 kwh), aumentare le percentuali di credito d’imposta almeno fino al doppio (da 15 a 30 e da 25 a 50 per il gas) e prorogare gli interventi almeno fino al 31 dicembre 2022. Al tempo stesso, bisogna mettere in campo interventi paralleli più significativi, di medio periodo ma realizzabili in tempi relativamente brevi, per la diversificazione delle fonti e favorire con un bonus al 110% gli investimenti di chi può rendersi autonomo attraverso la produzione di energia pulita, queste le richieste della nostra Confederazione." È questa la ricetta che propone il presidente Esposito e i tempi sono brevi. L'autunno è alle porte e con esso quella che potrebbe essere la peggior stangata per famiglie e imprese degli ultimi anni.