"Caro-bollette", il presidente della Fenailp, Pecoraro, chiede incontro a Roma

"Spingere sulle rinnovabili, basta vincoli che ostacolano gli impianti"

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Salerno.  

Il presidente nazionale della Fenailp, Sabato Pecoraro, ha inviato al presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero del Turismo ed al Ministero della Cultura , la richiesta di un tavolo emergenziale su “caro bollette”.

"Il caro energia pesa sempre di più per le imprese e le famiglie - ha scritto il presidente Pecoraro -. Tutte le aziende stanno ricevendo bollette per la fornitura di energia elettrica con importi triplicati rispetto all’anno scorso. Alberghi, ristoranti, negozi e le altre attività del terziario sono messe a dura prova dai rincari dei costi. Le previsioni per il 2023 sono tutt’altro che ottimistiche. Gli analisti hanno previsto tensioni sulle quotazioni dell’energia che proseguiranno nel corso del prossimo anno. In assenza di un blocco nazionale o europeo delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto il conto delle forniture porterebbero ad una crescita della spesa energetica del + 30% rispetto al 2020", l'allarme del rappresentante di categoria.

"Un aumento enorme che sta mettendo a dura prova la sostenibilità economica di molte imprese: strette tra l’impossibilità di rivedere i listini adeguatamente e una ridda di aumenti che, da mesi, riguardano le materie prime ed i prodotti energetici. E’ necessario intervenire subito - il monito di Pecoraro indirizzato al Governo -. Nonostante la complessità dei fattori che condizionano il prezzo dell’energia, occorrono interventi che possano mitigare questi aumenti e possano aiutare le imprese sulle quali gravano in modo insostenibile. La FeNAILP, chiede a nome dei propri associati un tavolo emergenziale affinchè tutte e le forze economiche e le imprese del nostro Paese partecipino alle decisioni e alle iniziative che il Governo intende intraprendere, e l’istituzione di una Autorità nazionale per l’energia in grado di monitorare e valutare il sistema energetico".

Una situazione sempre più difficile, ma le contromisure ci sono: "La via possibile per l’abbattimento dei costi energetici passa necessariamente per le fonti di energia rinnovabile ma su gran parte del territorio nazionale esiste un vincolo paesaggistico (D.Lgs 42/2004) che vieta l’istallazione dei pannelli fotovoltaici. La Fenailp a tal proposito, chiede, al ministero della Cultura di rivedere tali criteri considerando che le fonti rinnovabili non possono essere più considerate elementi di disturbo ma giustificate da interesse nazionale di transizione ecologica. Siamo certi di ricevere un positivo riscontro alle richieste inoltrate", ha concluso Pecoraro.