Crociere, Salerno continua a crescere e punta a 400mila viaggiatori nel 2026

Alla stazione marittima il bilancio dell'anno che si sta per chiudere e quello che verrà

crociere salerno continua a crescere e punta a 400mila viaggiatori nel 2026
Salerno.  

Un bacino al centro del Mediterraneo, uno scalo in pieno sviluppo, una risorsa non solo per l’economia turistica ma per quella di un intero territorio, un punto di riferimento per il traffico internazionale crocieristico e anche per quello del trasporto passeggeri (aliscafi e traghetti): il 2025 è stato un anno significativo, sul versante turistico, per il porto di Salerno.

Le destinazioni si costruiscono uno scalo alla volta. Con cura, con passione, con una visione. Fedele al proprio slogan, il lavoro della società “Amalfi Coast Cruise Treminal – port of Salerno”, concessionaria del Terminal Zaha Hadid, ha consentito al comparto crocieristico salernitano di entrare nel novero delle realtà più dinamiche e strutturate del Mediterraneo. Oggi la visione non è più solo un obiettivo, ma un processo concreto, misurabile nei numeri e soprattutto nelle opportunità generate per l’intero territorio.

Dalla sottoscrizione della concessione e fino al termine dell’anno in corso (2025), il Terminal ha registrato volumi che hanno rappresentato uno storico cambio di passo: 124 giornate di occupazione della banchina, 108 scali differenti e 149.189 passeggeri movimentati. Dati che non solo hanno superato le performance del passato, ma che delineano un trend di crescita che posiziona Salerno tra i porti emergenti, più interessanti e più attrattivi, del Mediterraneo. Nel recente “Italian Cruise Day”, l’outlook realizzato da “Risposte&Tursimo”, si è evidenziato come Salerno è il porto che nel 2026 crescerà di più assieme a Catania e Ravenna.

«Le compagnie di navigazione hanno riconosciuto la qualità del nostro lavoro, la capacità organizzativa e l’affidabilità di un terminal indipendente come il nostro, libero da legami con gruppi armatoriali e dunque in grado di offrire a tutti gli operatori lo stesso livello di servizio. Se questi numeri rappresentano un risultato eccezionale, ciò che abbiamo programmato e confermato per il 2026 segna un vero e proprio salto di quantità e qualità», ha sottolineato, nel corso della conferenza stampa tenutasi all’interno della Stazione Marittima al Molo Manfredi, l’ingegnere Giuseppe Amoruso, presidente della società “Amalfi Coast Cruise Terminal”. Nel corso della conferenza, sono intervenuti il comandante della Capitaneria del Porto di Salerno, il capitano di vascello Giovanni Calvelli, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l’assessore comunale al Turismo, Alessandro Ferrara.

Il 2026. Nel calendario del 2026 è previsto l’attracco di 183 navi per ben 194 giorni di occupazione banchina (totale di 400.777 passeggeri, considerando la capienza massima trasportabile delle navi da crociera che attraccheranno). In appena dodici mesi sono così state raddoppiate le previsioni originarie; soprattutto non si tratta più di stime, ma di dati concreti, reali. Sono 25 i brand crocieristici che hanno scelto Salerno come porto di attracco per il 2026: tra questi, ci sono i primi 3 gruppi armatoriali al mondo. La Carnival Group con 19 scali, Norwegian Cruise Line con 70 scali, Royal Caribbean con 45 scali.  Sono 49 le navi extralusso con meno di 1200 passeggeri a bordo, e 90 le navi con navi con oltre 2500 passeggeri.

«Questo dimostra il nostro incessante lavoro per fare in modo che Salerno diventasse un porto desiderato dalle compagnie, grazie alla sua posizione strategica, al modello organizzativo moderno che abbiamo adottato, e alla capacità del nostro terminal di funzionare come porta d’accesso privilegiata alle eccellenze del territorio: Costiera Amalfitana, Cilento, Pompei, Vesuvio, Isole. Parallelamente agli investimenti interni e alla riqualificazione degli spazi, abbiamo avviato un’importante sinergia con il comparto del trasporto marittimo costiero. Nel 2025 abbiamo gestito oltre 240.000 passeggeri diretti verso la Costiera Amalfitana, il Cilento e Capri; NLG e Alicost, nostri partner storici, hanno consolidato la loro presenza e da quest’anno anche Travelmar, uno dei principali operatori dell’area, ha scelto di attivare una biglietteria diretta presso il nostro terminal», ha sottolineato Giuseppe Amoruso.

Dal prossimo anno saranno attivate navette di connessione tra il Molo Manfredi e il Molo Masuccio, creando così una totale integrazione dei servizi marittimi in città e che permetterà anche ai crocieristi di poter usufruire di maggiori partenze dei traghetti intercostieri.

L’impatto economico. «L’impatto economico e occupazionale di questa crescita è già visibile e destinato ad ampliarsi, non solo al nostro interno. L’impatto economico e occupazionale va visto anche a livello globale. Utilizzando i moltiplicatori elaborati da CLIA (Cruise Lines International Association), possiamo misurare in modo preciso il valore creato dal traffico previsto per il 2026. Secondo CLIA, ogni 24 crocieristi attivano un posto di lavoro full-time nella filiera turistica. Questo significa che i nostri 400.777 passeggeri attiveranno 16.699 unità lavorative, distribuite tra trasporti, logistica, ristorazione, guide, accoglienza, commercio, servizi, artigianato e tutte le attività connesse all’indotto. È un volume occupazionale imponente, che non solo sostiene l’economia locale, ma che la diversifica e la stabilizza», ha sottolineato Giuseppe Amoruso, che poi ha lanciato un messaggio significativo che investe e coinvolge le istituzioni, le forze economiche e sociali della città e della provincia. «La crescita che stiamo vivendo non è fisiologica: è esponenziale, strutturata e destinata a consolidarsi. Per questo è indispensabile che Salerno si prepari, insieme. Nessun porto può crescere senza una città pronta a sostenere il suo sviluppo. Per questa ragione proponiamo l’attivazione di un tavolo permanente con tutte le associazioni di categoria, ristorazione, commercio, taxi, NCC, strutture ricettive, guide turistiche, operatori culturali, affinché si possa creare un sistema di accoglienza coordinato, efficiente e all’altezza della domanda in arrivo. Bisogna arrivare pronti, tutti insieme, a gestire un flusso di visitatori che aumenterà in maniera esponenziale e prevedibile. La qualità dell’accoglienza è la chiave per trasformare questo traffico in valore reale, diffuso, stabile».