I 5 Stelle: "Alfieri dimentica Vassallo e pensa a se stesso"

Attacco del consigliere Cammarano: "Invece della petizione personale, pensi al sindaco pescatore"

Salerno.  

“A Franco Alfieri evidentemente non bastano più le fritture di pesce. Il fido consigliere di De Luca, che il governatore ha eletto a procacciatore di voti modello, pur di convolare in Parlamento ha organizzato una petizione per promozionare una sua candidatura alle prossime politiche. Sfidando l’imbarazzo del suo stesso partito, il capo della segreteria politica di De Luca ha messo in piedi una raccolta di firme in molti comuni del Cilentano finalizzata a garantirsi un posto in Parlamento”. Parola del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano.

“Avremmo apprezzato – sottolinea Cammarano – che Alfieri si fosse speso, con simili iniziative e con la stessa energia, nel perseguire obiettivi concreti sul suo territorio. Ad oggi, nonostante i numerosi appelli che gli abbiamo fatto pervenire nella sua qualità di consigliere all’agricoltura, non c’è stato alcun atto concreto a favore dei piccoli imprenditori agricoli nelle aree interne del Cilento. Né abbiamo ascoltato o letto alcuna sua dichiarazione in relazione alla recente chiusura senza esito delle indagini sull’omicidio del sindaco Vassallo”.

Sulla stessa linea, i consiglieri comunali M5S di Agropoli, Consolato Caccamo, e di Vallo della Lucania, Pietro Miraldi e Anellina Chirico. “Petizioni si sarebbero potute organizzare per impedire, ad esempio, la chiusura dell’ospedale di Agropoli o del tribunale di Vallo. Così come restiamo ancora in attesa che si metta mano a interventi per far fronte ad emergenze ataviche sul nostro territorio, come la carenza idrica e il rischio di dissesto idrogeologico. Evidentemente questi temi nell’agenda di Franco Alfieri non hanno la stessa priorità dell’esigenza di garantirsi una poltrona romana”.

Insomma, la campagna elettorale è già partita prima ancora dell'ufficializzazione delle candidature. Tra i partiti è guerra aperta per le preferenze, con gli elettori chiamati a districarsi tra accuse e veleni fino al 4 marzo prossimo.

Redazione Salerno