Piero De Luca: "Inaccettabili i tagli all'editoria"

L'accusa del deputato Pd: "Ad essere penalizzati saranno le testate minori e non i colossi"

Salerno.  

"L’emendamento proposto dal Governo Lega-M5S, che si appresta ad essere inserito nella Legge di Bilancio, comporterà nel settore giornalistico la perdita di migliaia di posti di lavoro. Non saranno penalizzati i grandi colossi dell’informazione, ma le testate minori, i quotidiani locali, quelli delle parrocchie e delle associazioni, le testate delle radio private con attività informativa di interesse generale". Così il deputato del Partito democratico, Piero De Luca.

"Tutto ciò significa anzitutto attaccare l’art. 21 della Costituzione, in quanto la libertà di informazione è essenziale per il funzionamento della nostra democrazia - argomenta l'esponente democratico salernitano - . Ma non solo. Tagliare i fondi all’editoria vuol dire mandare a casa migliaia di lavoratori, quasi tutti precari. Le testate a rischio chiusura soltanto in Campania sono sette, con decine di giovani che rischiano di trovarsi nel prossimo anno senza un posto di lavoro. Non lo permetteremo".

Poi l'atto d'accusa al governo: "Il Ministro della disoccupazione aveva annunciato una lotta al precariato, ma sta facendo esattamente il contrario. Se qualcuno pensa che l’Italia possa reggersi soltanto su un'ipotesi inventata di reddito di cittadinanza, credo abbia un’idea del Paese sbagliata. Per queste ragioni, saremo al fianco dei giornalisti, dei professionisti dell’informazione, dei giovani precari costretti a scendere in piazza per tutelare i propri diritti", conclude il capogruppo Pd in commissione politiche europee Piero De Luca. 

Redazione Salerno