Sanità, Rescigno: "No a chiusura ospedale di Cava, tema di portata nazionale"

"Un presidio centrale, che garantisce l’urgenza ad un vasto bacino di utenza"

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Cava de' Tirreni.  

“L’ospedale Santa Maria Incoronata dell'Olmo di Cava dè Tirreni è un presidio centrale, che garantisce l’urgenza ad un vasto bacino di utenza che si stende fino alla costiera amalfitana. Non è ipotizzabile una chiusura o depotenziamento. Io continuerò a dare il mio contributo alla comunità cavese da medico e da consigliere regionale al fianco dei consiglieri comunali di Fdi”. Lo ha detto Carmela Rescigno, consigliere regionale della Campania di Fratelli d’Italia che ieri sera ha preso parte insieme alla consigliera comunale di Fdi di Cava dè Tirreni Clelia Ferrara ai lavori commissione Sanità del Comune cavese.

“E’ il momento di mettere da parte le bandiere politiche. Non si può strumentalizzare una situazione così delicata che mette a rischio la garanzia del diritto alla salute dei cittadini. Bisogna essere seri e onesti. Il sindaco Vincenzo Servalli e l’amministrazione comunale tutta in questo momento possono solo far sentire a voce alta la necessità di mettere in campo provvedimenti d’urgenza come ordini di servizio al personale delle medicine e chirurgie di elezione per risolvere nell’ immediato la criticità della carenza di personale in emergenza urgenza. Il tema della carenza di medici in area critica ha una portata nazionale. I neo laureati non scelgono più specializzazioni come chirurgia e medicina d’urgenza perché è una branca faticosa, stressante che ti espone a frequenti rischi di aggressione fisica per le lunghe attese in pronto per la carenza di posti letto. Nel lungo termine si deve intervenire con una legge regionale che aumenti l’attrattività di questa branca. Chi sceglie di lavorare in emergenza urgenza deve guadagnare diversamente da chi lavora in branche di specializzazione di elezione. Ed è esattamente quello che sto facendo con una proposta di legge regionale” -  conclude Rescigno.