Punti nascita a Polla e Sapri, Castiello: Devono rimanere aperti

Il senatore del M5S: Pronto ordine del giorno per chiedere modifica parametri del decreto Balduzzi

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Le parole del senatore: "Il requisito minimo di parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro".

Sapri.  

I punti nascita a Polla e Sapri "devono rimanere aperti”, a dirlo il Senatore del Movimento 5 stelle Francesco Castiello che, sulla vicenda, ha preparato un ordine del giorno che impegna il Governo a modificare il decreto Balduzzi sul numero dei parti.

La nota

“Il prossimo 31 dicembre i punti nascita di Sapri e Polla rischiano nuovamente la chiusura per via del tetto dei 400 parti all’anno stabilito dal Decreto Balduzzi. Il requisito minimo di parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro che, da anni, vivono già molte criticità logistiche e infrastrutturali”, scrive il Senatore del Movimento 5 stelle Francesco Castiello.

“L'art. 32 della Costituzione, prevede il diritto ad avere assicurata un'adeguata assistenza sanitaria su tutto il territorio nazionale – continua Castiello - compresa l'assistenza al parto. Per garantire il servizio sanitario regionale deve basare la sua riorganizzazione su dati oggettivi. Per quanto attiene i punti nascita, devono basarsi sull'indice di natalità. Siamo vicini ai cittadini e personalmente farò quanto in mio potere per cercare di mantenere attivi questi servizi e tutelare, ad ogni costo, il servizio sanitario nazionale, pubblico e disponibile per tutti”.

“Allo stesso tempo - aggiunge il consigliere regionale e Presidente della Commissione aree interne Michele Cammarano - la Regione Campania si impegni a salvaguardare i punti nascita di Polla e Sapri e ad evitare la progressiva chiusura di ambulatori negli ospedali”.