Morte Vanacore, Campilongo: «Nessuno ti potrà sostituire»

Il tecnico saluta il suo vice: «Il tuo posto sarà sempre accanto a me in panchina»

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Cava de' Tirreni.  

Da quando aveva appeso le scarpette al chiodo nel 2013, Antonio Vanacore aveva scelto d'intraprendere la carriera di allenatore. I primi anni trascorsi con il suo “maestro” Nello Di Costanzo. Poi l'inizio dell'avventura al fianco di Salvatore Campilongo. Un tandem che si era formato qualche anno fa a Torre Annunziata, sulla panchina del Savoia e che negli ultimi tempi era diventato sempre più solido. Quest'anno, con la Cavese invischiata nella lotta per non retrocedere, Campilongo e Vanacore erano tornati a Cava de' Tirreni per tentare di salvare la compagine metelliana. Una missione difficile ma sposata con la solita grinta da Campilongo e Vanacore che hanno provato a ricompattare l'ambiente e risollevare le sorti degli Aquilotti. A metà febbraio, però, il Covid si è messo di traverso, penetrando nello spogliatoio della Cavese e contagiando 25 persone tra calciatori, membri dello staff tecnico e dirigenti. Vanacore, dopo un mese di battaglia, non ce l'ha fatta. «Amico mio, il tuo posto sarà sempre accanto a me in panchina», ha scritto sui social Salvatore Campilongo. «Nessuno più ti potrà sostituire».