Aziz Abbes Mouhiidine è argento. Una medaglia importante che ha però il sapore amarissimo della beffa atroce. Il campano non è riuscito a portare a casa il suo primo titolo Mondiale. A Tashkent in Uzbekistan, il pugilato dilettantistico IBA ha messo un’altra pietra tombale sulla sua credibilità. La finale, in cui il campano ha sfidato il russo Gadzhimagomedov, ha avuto l’esito più sorprendete che potesse avere. I giudici, dopo un match spettacolare e un verdetto revisionato, hanno assegnato ai punti la medaglia d’oro al ventiseienne pugile di Nitilsukh, piccolo centro al confine con la Georgia nel sud della Russia.
Il sorriso amaro di Aziz Abbes Mouhiidine e le chiare parole dell’angolo azzurro rivolte ai giudici sono stati l’apice di una competizione dove se ne sono viste di tutti i colori. Il pugilato, che sarà presente a Parigi 2024, è a forte rischio esclusione dai Giochi di Los Angeles 2028. Questi eventi, verdetti, atteggiamenti delle giurie, non aiutano a dare credibilità ad una disciplina meravigliosa rovinata da situazioni che non hanno nulla a che vedere con lo sport. L’unica ancora di salvataggio è pensare che le giurie non siano all’altezza della situazione, ma in un finale Mondiale non si può non affidarsi ai migliori.
Anche la Federazione Italiana si è subito esposta attraverso il sito ufficiale. “I giudici hanno dato la vittoria al russo Gadzhimagomedov, ma il ring sa che il vero vincitore è Abbes. Il match, in cui il nostro avrebbe chiaramente meritato di vincere, è stato deciso ai punti, dopo revisione del verdetto, a favore del russo”.
Il pubblico ha accolto la decisione con fischi che si sono sentiti nonostante la musica altissima. Tornando al match Aziz Abbes Mouhiidine non ha nulla da rimproverarsi. E’ stato brillante fin dalla prima ripresa, ha gestito piuttosto bene la fisicità e la potenza dei colpi del russo e ha fatto di tutto per portare avanti il suo progetto di pugilato elegante. Il verdetto, che ripetiamo è assolutamente discutibile, non toglie però la certezza al campione azzurro di essere pronto per vincere qualcosa di grande. L’appuntamento che ha nell’agenda è la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, sogno del campione campano e di tutto il movimento azzurro che non vince una medaglia d’oro da Pechino 2008.
Foto: federazione Pugilistica Italiana