Cavese, il sindaco Servalli sul divieto trasferte: "Va trovata una soluzione"

Il primo cittadino: "Questo stop va ripensato, ora vanno individuate soluzioni"

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Cava de' Tirreni.  

Uno striscione significativo nel primo tempo della sfida di Cavese-Atalanta Under 23: “Trasferte libere per tutti!”. Un messaggio fortissimo lanciato dagli ultras metelliani e ribadito anche dal sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli sui propri canali social con un lungo post: “Domenica scorsa è apparso allo stadio uno striscione dei tifosi sul divieto alle trasferte che gli organi competenti impongono ai cavesi. Devo dire che la soluzione adottata, mai una trasferta sempre e comunque, deve essere ripensata.  Com’è noto, spesso, sono stato oggetto di critiche da parte della tifoseria Ultras e non ho bisogno di ingraziarmi nessuno, ma in questo caso, ci sono vari elementi di riflessione che vanno fatti.   

Alcuni, più generici, che riguardano la compressione dei diritti democratici che una tale decisione procura in maniera indiscriminata a tutti i cittadini cavesi, ed altri, più specifici, rispetto al fatto che pochi facinorosi influiscono negativamente su una intera città e una tifoseria. Un tempo le trasferte della Cavese erano occasioni non solo per i tifosi, ma anche per le famiglie, di conoscere altre città, sugli autobus o in auto si vivevano momenti di socializzazione e di conoscenza che hanno fatto crescere generazioni di cittadini, tutto questo va recuperato e va individuata una soluzione diversa per isolare i violenti e garantire ai tifosi e a quanti vogliono seguire la Cavese anche in trasferta di poterlo fare. Ovviamente, questa riflessione vale anche per le tifoserie che vogliono seguire la propria squadra quando viene a giocare a Cava de’ Tirreni. Spero che gli organi competenti aprano una riflessione su questo delicato tema”.