Colantuono: squadra giovane, crescita attraverso gli errori

VIDEO | "Mercato? Non ne parlo, ma siamo troppi. Alex? Vedo meglio altri. Rigore su Odjer"

Salerno.  

Conferenza stampa per il tecnico della Salernitana Stefano Colantuono, soddisfatto a metà della performance odierna: “L’impatto è stato molto positivo, il primo tempo è stato incanalato sul binario giusto e la squadra ha saputo far male ogni volta che creava l’occasione a cospetto di un avversario che ha fatto benissimo la fase difensiva. Forse potevamo segnare anche più di tre reti. Peccato per aver compromesso tutto nella ripresa, mi dispiace molto aver subito due reti su palla inattiva perché è un fondamentale che avevamo migliorato nelle precedenti partite. La gestione della gara non mi è piaciuta, ci siamo spaventati e il Venezia ha trovato grande slancio chiudendoci nella nostra metà campo pur calciando in porta una sola volta. Dico che c’era anche un rigore Odjer che non è stato fischiato, ma abbiamo sofferto troppo e questa cosa ci deve far riflettere. Va detto che abbiamo anche tanti ragazzi giovani e l’aspetto mentale, quando prendi due gol in 5 minuti, incide parecchio”.

Argomento assai gettonato il calciomercato: “Non parlo di mercato, dopo la partita ho l’adrenalina a mille e commento soltanto gli errori che abbiamo commesso sperando si possa migliorare. Se volete sapere cosa accadrà nei prossimi giorni chiedete a Fabiani. A gennaio è dura, si devono incastrare tante cose. Se si potrà migliorare lo faremo, la speranza è di riuscirci perchè prendere tanto per prendere a me non interessa. Mi limito a fare i complimenti ai ragazzi. Zito non giocava da tempo, Palombi era fermo da sei mesi, Popescu non scendeva in campo da due mesi e c’erano assenze pesanti come Minala, Bernardini e Vitale. Era una situazione di emergenza che forse è passata inosservata, eppure abbiamo disputato un buon primo tempo. Il percorso di crescita, essendo molto giovani, passerà anche attraverso i 6 minuti della ripresa”.

Sulla gara e sul rimprovero a Ricci in occasione di un corner sbagliato: “Una palla in questo sport è vita, ce ne siamo accorti nelle partite precedenti: a Palermo siamo passati dal pareggio al 2-0, stesso discorso con il Foggia che ha vinto 3-0 segnandone tre in 10 minuti mentre la Salernitana sembrava padrona assoluta del campo. Oggi ho rischiato un pochino schierando tre attaccanti contro un buon Venezia, i ragazzi sono predisposti al sacrificio e questi esperimenti potranno avere un seguito. Stiamo lavorando su tante cose, è chiaro che ripartire con una vittoria ci aiuterà dopo due sconfitte consecutive. A Salerno c’è il fuoco, dopo due sconfitte di fila l’ambiente non era ideale, ma qui è più bello e ti rende giocatore”. Sulla gerarchia dei portieri:Appena Radunovic sarà recuperato faremo le nostre valutazioni, ma guai a gettare la croce addosso ad Adamonis. Crescerà molto anche attraverso gli errori. Nelle scelte fatte oggi, tra titolari, panchinari e tribuna, non sono collegate alle operazioni di mercato”.

Il mister: "3-4-3 modulo interessante, Sprocati può essere determinante se..."

Ancora sul mercato: “Cicerelli quante partite aveva fatto? Mi sembra un po’ fuori luogo parlare così tanto di una cessione così. Non gioca Alex perché valuto meglio altri. Abbiamo una marea di attaccanti esterni: Di Roberto, lo stesso Alex, Sprocati, anche se oggi ha giocato in un ruolo leggermente diverso. Defilato rischia di toccare meno palloni, a me piace molto che un calciatore di qualità entri nel vivo del gioco spaziando su tutto il fronte offensivo. Se riesce a capirlo può dare una grossa mano ed essere determinante, va aspettato con fiducia. Kiyine? E' un discorso diverso, è del Chievoverona e bisogna fare le dovute valutazioni. Certo, io il posto non lo garantisco a nessuno. Il mercato è complicato: se un calciatore va via vuol dire che, dove sta, gioca poco e io non posso permettermi di stare due mesi dietro ad un giocatore da recuperare”. Sulla tattica e sulle possibili novità in vista della trasferta di Terni: “Da quando sono arrivato ho cercato di non fare confusione partendo con il modulo più semplice, il 4-4-2, fatto discretamente bene con Entella e Foggia. A Palermo ho dovuto cambiare anche per emergenza schierandomi a tre, atteggiamento tattico sul quale volevo lavorare nella sosta. Il 3-4-3 può essere un punto di riferimento per noi, Rossi è un calciatore che attacca bene la profondità e non era semplice contro un Venezia costruito molto bene. Abbiamo sfruttato gli spazi che ci hanno lasciato, i tre in attacco sono stati bravi. Non sbloccarla subito, però, avrebbe creato qualche problema”.

Colantuono parla anche della rosa e della partenza di un giocatore molto stimato come Gatto: “Mancano 4-5 mesi e avere tanti giocatori diventa un problema, ci sono ragazzi che giocano poco e ho detto alla società che dobbiamo snellire la rosa. Gatto con me ha giocato due gare su tre, quando è arrivata la richiesta dell’Entella abbiamo preferito cederlo: nessuno voleva mandarlo via, anche lui ha accettato questa situazione”. Sugli obiettivi futuri:  “Fare graduatorie è riduttivo. Qualsiasi cosa vuoi fare passa dai 50 punti che servono per non avere brutte sorprese, sapendo che mal che vada saremo anche l’anno prossimo in serie B, in concomitanza con un festeggiamento importante. Raggiungiamo quello che dobbiamo raggiungere: anni fa Guidolin, dopo aver conquistato la Champions League a Udine, parlava sempre di salvezza. Se avremo la possibilità di fare meglio, nessuno si tirerà indietro”. Infine sull'arbitraggio: “C’era un rigore netto, ma ci sono state tante situazioni che non ho capito bene proprio come l’espulsione di Ricci. Guardate l’azione del fallo su Odjer: gli aggancia i piedi, dalla panchina si è visto molto bene”.

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Gaetano Ferraiuolo