Stagione 2018-19, il primo acquisto? L'entusiasmo

Ecco una serie di possibili iniziative per coinvolgere tifosi e nuove generazioni

Salerno.  

Come abbiamo rimarcato questa mattina, il boato che ha destato Salerno dal torpore ieri sera quando il Napoli ha virtualmente apposto sul petto il terzo tricolore della storia deve rappresentare un motivo di riflessione. Per tutti. Non certo per discorsi campanilistici: ognuno è libero di tifare per chi vuole e anche nell'epoca di Maradona erano in tantissimi a recarsi ogni domenica al San Paolo per assistere allo spettacolo. E' fin troppo evidente, però, che il centenario rappresenterà l'ultima occasione non solo per avviare un progetto sportivo importante, ma anche e soprattutto per risvegliare l'entusiasmo sopito a prescindere dalla campagna acquisti che intenderà portare avanti la società. Proprio per questo diversi esponenti della tifoseria organizzata hanno già avviato contatti con la dirigenza chiedendo un incontro a fine stagione per toccare proprio questa tematica. Quali potrebbero essere, dunque, le iniziative necessarie per far innamorare le nuove generazioni e coinvolgere i tifosi 365 giorni l'anno? Proviamo a fare qualche proposta prendendo spunto da quanto fatto anche in passato e da quanto sta facendo Lotito a Roma da diverse stagioni riavvicinando allo stadio persone che, in passato lo avevano aspramente contestato:

-abbonamenti a prezzo ridotto, con agevolazioni per donne, under18, pacchetti famiglia e un incentivo particolare ai vecchi abbonati. Stesso discorso per i prezzi, magari con accesso gratuito o a prezzo simbolico dei bambini fino ai 10-12 anni. Si può venire incontro alle esigenze di tutti predisponendo anche l'apertura di qualche sportello in più all'Arechi per evitare lunghe code sotto il sole, un disagio notevole per diversamente abili, anziani e persone con problemi di salute

-aumentare gli store ufficiali della Salernitana; la società ha avuto il merito di acquistare il marchio ponendo fine all'annosa querelle, ora bisogna diffonderlo ovunque e in ogni modo. La speranza è che le divise ufficiali della prossima stagione possano ricalcare la storia, essere interamente granata e in vendita sin dall'inizio della stagione per far felici tutti i tifosi. E se si facesse come nel 2013, quando fu proprio il pubblico a scegliere la maglietta tramite sondaggio?

-ideare un inno che accompagni l'ingresso in campo della Salernitana; anche in questo caso si potrebbe indire una specie di concorso scegliendo poi la canzone più bella

-"tutti uniti all'Arechi" ogni settimana; un po' come accaduto per lo sconto riservato agli studenti universitari, sarebbe bello se per tutto l'anno i ragazzi delle scuole elementari e medie (almeno) insieme alle scuole calcio potessero assistere ad un prezzo simbolico alle partite interne della Salernitana. A quel punto potrebbero davvero essere blindati i tifosi del futuro e garantirsi, in media, la presenza di duemila persone in più sugli spalti

-presentazione della squadra in città alla vigilia dell'esordio; Fabiani lo fece già nel 2007, a Piazza della Concordia. C'erano 8000 persone e, nei giorni successivi, gli abbonamenti venduti passarono da 1200 a 5300. Un coinvolgimento popolare senza precedenti. Anche Aliberti fece una cosa simile nel 2004, scegliendo come sfondo lo storico stadio Vestuti. Oltre 10mila persone, club organizzati e ultras uniti in un unico coro e pace fatta dopo anni di battaglie con il presidente Aliberti che, tra l'altro, annunciò l'arrivo di Zaniolo, Brunner, Lanzaro e Borgobello. Indimenticabile anche il siparietto con Bombardini, invitato proprio dalla piazza a restare a Salerno e riconfermato "in diretta"

-amichevole di lusso a inizio agosto; altro evento che in passato ha attirato le folle sugli spalti, come accaduto in Salernitana-Bari (in 5mila in entrambe le occasioni) e Salernitana-Lazio (erano in 12mila con prezzi altissimi). Peccato che in Germania il campionato inizia prima, si poteva pensare ad una sfida contro lo Schalke 04 in virtù del gemellaggio tra tifosi

-allenamenti a porte aperte; pur sussistendo il problema agibilità, sarebbe bello se almeno una volta a settimana un tifoso possa vivere in prima persona la quotidianità della squadra del cuore

-maggiore rapporto tra tesserati e territorio; da questo punto di vista va detto che anche grazie al team manager Avallone la Salernitana è sempre ben rappresentata ogni volta che la tifoseria organizza qualcosa. Garantire presenza ancora maggiore in provincia è appello che giunge quotidianamente alla nostra redazione, sarebbe davvero una festa ogni settimana per la Salernitana

E chissà che la società non possa ripensare a quell'iniziativa (presentata alla stampa il 18 luglio 2012, ma mai realizzata) della tv, della radio e del magazine ufficiale. Tante cose che sembrano sciocchezze, ma la storia insegna che il tifoso si conquista non solo con i risultati e gli acquisti importanti, ma anche facendolo sentire parte integrante della vita della Salernitana.

Gaetano Ferraiuolo