Per antonomasia un infortunio al legamento crociato richiede, nella peggiore delle ipotesi, circa sei mesi per ricevere l'ok dai medici per tornare in campo e mettersi a disposizione dell'allenatore. Talvolta, però, la prudenza non è mai troppa e lo staff guidato da Italo Leo, in piena sintonia con mister Colantuono, ha inteso gestire la situazione in modo oculato per evitare pericolose ricadute e consegnare alla Salernitana un giocatore in piena forma nel prossimo ritiro estivo. Dopo un lunghissimo calvario, questa sera Francesco Orlando è pronto a riassaporare l'odore dell'erba, lui che si fece male a metà luglio durante un'amichevole estiva col Tolentino, che da gennaio si allenava col pallone seppur a ritmi blandi, che sperava di esordire a fine febbraio e che invece ha dovuto attendere 10 mesi alternandosi tra piscina, lavoro personalizzato e Primavera, laddove ha anche segnato un gol. Il suo infortunio rappresenta uno dei tanti rimpianti di questa stagione: è opinione diffusa che un ragazzo con il suo talento potesse tornare utilissimo alla causa e fare la differenza, purtroppo le cose sono andate diversamente.
Stasera giocherà una ventina di minuti e riceverà il meritato applauso di incoraggiamento di una tifoseria che, sul web, lo ha coccolato tutto l'anno senza mai fargli mancare sostegno. Poi sarà già futuro, dal momento che il contratto con la Lazio durava un anno e non si sa ancora se sarà esercitato il diritto di rinnovo biennale. In quel caso, se Colantuono dovesse dare il placet, tornerà per un'altra stagione alla Salernitana, ma molto dipenderà dal modulo. Orlando, di natura, è un esterno bravissimo in un attacco a tre ed eventualmente si puntasse sul 4-4-2 rischierebbe di fare fatica e di vivere un altro campionato da spettatore non pagante. Intanto si godrà il suo esordio con la maglia granata, purtroppo in un Arechi semideserto, ma che comunque sarà affettuoso e caloroso. Chissà che in casa la Salernitana non abbia già uno dei colpi di mercato del futuro...
Gaetano Ferraiuolo
