Tifosi, messaggio di unità per tutti...stampa compresa

Striscione contro i giornalisti polemici. Per grandi obiettivi serve compattezza

Salerno.  

Come abbiamo rimarcato altrove, ieri sera gli ottomila dell'Arechi hanno mostrato una maturità straordinaria: tifo incessante dal primo al novantesimo, applausi per calciatori e allenatore, messaggi costruttivi e civili rivolti alla società e la voglia comune di costruire un grande progetto che passa non solo dalle qualità tecniche dei singoli e dagli investimenti societari, ma anche e soprattutto dall'unità d'intenti. Non a caso, per la prima volta dopo anni, è stato esposto uno striscione rivolto anche agli organi di informazione riportante la scritta "Sulla nostra passione solo speculazione, ci siamo rotti dei giornalisti cialtroni", un messaggio generale attraverso il quale gli ultras hanno chiesto, quando possibile, di non guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto, di sottolineare anche gli aspetti positivi e di garantire professionalità e allo stesso tempo attaccamento alla maglia accantonando ogni polemica personale o pretestuosa. Anche durante questa settimana non sono mancate le polemiche e la società ha preso provvedimenti drastici, smentendo diverse voci circolate su alcuni organi di informazione a tutela della Salernitana e di quei giovani calciatori che, dinanzi ad una critica dell'ambiente troppo severa, potrebbero essere negativamente influenzati. 

"Siamo qui a tutela della Salernitana, accettiamo la critica purchè sia costruttiva. Purtroppo ci sono persone che vogliono mistificare la realtà, che si divertono a destabilizzare, che quasi sperano che la squadra perda e che covano odio nei confronti della Salernitana" ha detto di recente il direttore sportivo Angelo Fabiani, "E' assurdo che sui social a qualcuno di noi hanno augurato addirittura problemi di salute, si scade nell'offesa e nell'inciviltà. Non va bene così, bisognerebbe prendere esempio dalla curva che ha contestato civilmente e con amore" aggiunse invece il team manager Avallone rivolgendosi a quella fetta di persone che, soprattutto sui social e quotidianamente, riscoprendosi direttori sportivi, allenatori, presidenti ed osservatori criticano tutto a prescindere vedendo loschi disegni dietro qualsivoglia operazione di mercato o partita che non va come si spera.

Sia chiaro: ogni giornalista, nel rispetto della deontologia professionale, ha il diritto e il dovere di criticare, di fare osservazioni, di sottolineare cosa non funziona. E Salerno è piena di ottimi professionisti che hanno scritto pagine bellissime della storia granata e che sono i primi a gioire per i successi della Salernitana. Stesso discorso per la tifoseria: quando tutto è fatto in buona fede e nel bene comune non può che aiutare a crescere. Fino a quando, però, si penserà che si "scrive ottimisticamente" per favori personali o perchè bisogna "accattivarsi" le simpatie di qualcuno in cambio della notizia purtroppo non si crescerà mai. Ci si domandi, invece, perchè puntualmente in alcuni momenti della stagione circolano sempre gli stessi nomi di mercato, si parli sempre negativamente di tutto e si pongano spesso gli stessi quesiti a Lotito. La polemica a tutti i costi non serve: il patrimonio comune è la Salernitana e tutti devono contribuire, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ai successi dei granata. Proprio come gli ultras hanno chiesto ieri sera attraverso uno striscione

Gaetano Ferraiuolo