L’ausilio delle nuove tecnologie nel calcio è il futuro. Lo abbiamo visto in Serie A in questa stagione, dove con il V.A.R. (Video Assistant Referee) si sono ridotti il numero degli errori arbitrali. Presto potrebbe essere la volta anche della serie cadetta. La Salernitana ha avuto da recriminare in diversi episodi nell’arco del campionato e anche nell’ultima gara contro il Palermo. Colantuono nel post-partita, ha ampiamente fatto intendere che l’introduzione ai nuovi mezzi anche in Serie B, è un fattore di estrema importanza.
E’ vero, l’introduzione del V.A.R., nella massima serie non ha sanato completamente gli errori dei direttori di gara, ma di certo li ha diminuiti. Soprattutto perché il ricorso allo strumento tecnologico non può essere invocato da calciatori, staff tecnico e dirigenziale delle squadre coinvolte ed è sempre l'arbitro ad avere l'ultima parola su qualunque decisione, anche se il dubbio viene sollevato dagli assistenti al V.A.R. Dopo l’esperimento, tutto sommato, positivo, sarebbe ora il momento di applicarlo anche nella serie cadetta.
Favorevole il presidente della Lega B: “Il Var in Serie B? Lo vogliamo e lo stiamo chiedendo. Ma c'è un percorso da fare per la preparazione della classe arbitrale e all'interno delle Società per capire l'impatto economico. In futuro, però, lo faremo. Spero presto lavoriamo in questo senso”, le parole di Mauro Balata.
I costi, tra l’altro, non dovrebbero essere elevatissimi. Si parla di circa 300mila euro a società. Una cifra irrisoria se si pensa a quanto si potrebbe perdere in termini di contributi in caso di mancata promozione o di retrocessione.
A porre un freno è però Marcello Nicchi, presidente nazionale dell'A.I.A.: “Istituire il Var in B non è una cosa semplice. Non è una cosa che si decide così, dall’oggi al domani. Deve essere autorizzata dal protocollo, poi bisognerebbe modificare l’organigramma degli arbitri e c’è anche il problema di organizzare gli stadi. Bisogna mantenere gli standard altissimi altrimenti si butterebbe via il lavoro fatto finora".
Maurizio Grillo
