Lotito e il Bari, ore decisive: ora tocca al sindaco Decaro

Il patron conferma l'interessamento per la società pugliese fallita. Dubbi a Salerno

Salerno.  

"Se il sindaco ci darà l'ok procederemo con la costituzione della società. Abbiamo già pronta la documentazione necessaria per dimostrare il nostro piano di sviluppo, anche sul piano delle risorse. Lo farei per il bene della collettività, mi piacciono le sfide ma ho sempre detto che se non mi desiderano, è inutile intraprendere questa avventura. Se c'è il clima giusto, si può ripartire. A Bari c'è passione e trasporto". Sono alcune delle dichiarazioni rese da Claudio Lotito e Tuttobari e che confermano le indiscrezioni (riportate ieri da Granatissimi in questo articolo) della volontà da parte del patron di Lazio e Salernitana di lanciarsi nella sfida per riportare il calcio professionistico a Bari dopo il fallimento targato Giancaspro. 

Ora la palla passa nelle mani del sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro. Sarà lui infatti a dover decidere a chi affidare la rinascita di una piazza rimasta improvvisamente orfana di calcio. Da giorni si susseguono le valutazioni per decidere il da farsi e si stanno studiando, carte alla mano, i progetti migliori perché la partita è delicata e non si possono fare passi falsi.

Lotito, a parte le origini familiari (il nonno paterno è di Corato, provincia barese) sarebbe un imprenditore "esterno", a differenza delle altre cordate locali. La fascia tricolore e i suoi stretti collaboratori si stanno confrontando praticamente ogni giorno: a breve è atteso il responso, per capire chi sarà l'artefice del "nuovo" Bari dopo il buio del fallimento. Con una domanda che resta sullo sfondo: dovesse andare in porto l'acquisizione, quale sarà il futuro della Salernitana?

Redazione Salerno