Fumogeni e striscioni per l'ultimo saluto ad Alfredo Lettieri

Questo pomeriggio a Baronissi i funerali del 59enne tifoso della Salernitana

Baronissi.  

A dare l’ultimo saluto ad Alfredo Lettieri c’era tutto il suo “mondo”: i familiari, gli amici di sempre, i colleghi dell’Asl e quel mondo del tifo (granata) che per lui rappresentava una seconda famiglia. Tutti si sono ritrovati questo pomeriggio a Baronissi nella Chiesa Maria Santissima di Costantinopoli per accompagnarlo con la preghiera verso le porte del Paradiso. «Oggi piangiamo la scomparsa di una persona buona», il ricordo di una componente dell’ordine degli assistenti sociali della Campania che, durante il rito funebre officiato da padre Antonio Tagliaferri, ha sottolineato le doti umane e professionali di “zio Alfredo”, come lo chiamavano in molti.

Il suo cuore granata ha smesso di battere ieri all’ospedale di Salerno, all’età di 59 anni. Una notizia che ha lasciato il segno anche tra i tifosi della Salernitana (e non solo), squadra di cui Lettieri era un appassionato sostenitore sin dai tempi del Vestuti. A rendergli omaggio, oltre a tanti supporters granata, c’era anche una delegazione degli Army Korps Monopoli, gruppo legato da un forte rapporto di amicizia ad Alfredo e alla sua famiglia, come testimoniato anche dallo striscione (“Ciao Alfredo”) affisso all’ingresso della chiesa. Un altro drappo (“Zio Alfredo vive”) portava la firma della Nuova Guardia, gruppo a cui aveva aderito dopo che in passato aveva fatto parte della Gsf e del Nucleo Storico (di cui era stato primo presidente). Diverse sciarpe e magliette sono state depositate sul feretro che, all’uscita dalla chiesa, è stato “salutato” con fumogeni granata che hanno “accompagnato” Alfredo fin Lassù…