Salernitana-Pisa, Castori: «Mi aspetto progressi importanti»

Il tecnico: «Sarà una partita intensa contro un avversario tosto

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Salerno.  

«Fare una turnazione alla prima partita non ha senso, sicuramente vedremo una Salernitana con più gamba e ritmo. Poi sarà il campo a dire in che misura abbiamo fatto dei progressi». Fabrizio Castori presenta così la sfida contro il Pisa in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi. «Ho utilizzato la sosta per migliorare la condizione del gruppo. Tranne Gondo e Bogdan che sono infortunati, avrò tutto il gruppo a disposizione e questo mi rende contento anche in funzione di questo ciclo di gare ravvicinate che comincia adesso».

Il tecnico del cavalluccio marino non si fida del Pisa ma resterà fedele allo spartito tattico provato nelle ultime uscite. «Loro sono una squadra forte che gioca insieme da anni. Un'avversaria tosta. Sarà una partita intensa, anche loro corrono molto. A me, però, piace dare una fisionomia alla squadra, un'identità di gioco che deve essere sempre quella. Il modulo non cambia, credo che eventuali problematiche vadano cercate all'interno degli interpreti. Questa squadra è stata costruita per giocare 4-4-2 e io proseguo su questa scia».

Per l'allenatore la «Salernitana è una squadra matura anche dal punto di vista anagrafico, pur essendo l'ottava più giovane del campionato. I risultati sicuramente aiutano molto, anche perché sono stati ottenuti con carattere e con la forza di volontà. Ma ora dobbiamo migliorare. Siamo fiduciosi perché abbiamo lavorato con grande impegno. Il tour de force? La serie B ci ha abituato ad essere un campionato molto equilibrato ma ciò non toglie che fare risultato aiuta, fa crescere l'autostima e l'entusiasmo. André Anderson? È un trequartista, eventualmente un centrocampista offensivo o una seconda punta. Un giocatore di grande qualità, è il classico atleta che ha la giocata in canna. Da scoprire». In chiusura il tecnico ha parlato dei rinvii per il Covid e del nuovo regolamento. «Non penso che martedì il Vicenza sarà avvantaggiato, siamo appena alla terza-quarta partita di campionato e c'è bisogno di giocare per fare rodaggio. Probabilmente loro saranno anche più freschi ma conta anche il minutaggio. Sono dettagli che non influiscono, Per il resto ci auguriamo che il calcio non chiuda, sarebbe un grave passo indietro per tutto il sistema e non soltanto per il nostro mondo. Non voglio dire quello che è il mio pensiero, non è il luogo giusto ma ci sarebbe da dire molto. Preferisco sorvolare. Ci atteniamo alle normative di Lega e Governo».