Venezia-Salernitana 1-2, Castori: «Vittoria pesantissima»

Il tecnico esalta il gruppo: «Siamo stati squadra vera. Monza? Non firmo per il pareggio»

venezia salernitana 1 2 castori vittoria pesantissima

«Abbiamo fatto una gran partita, giocando bene, intrepretando il match con la nostra filosofia di gioco. Abbiamo concesso poco al Venezia, andando avanti con due gol molto belli. L’unico neo è non aver chiuso la partita in più di una circostanza. Sono errori che poi rischiano di costare caro negli arrembaggi finali degli avversari. Però resta la vittoria pesantissima». Così Fabrizio Castori, tecnico della Salernitana ha commentato il successo conquistato dai granata a Venezia. «Sono contento ma mi piace non farmi prendere da facili entusiasmi perché poi si rischia di rimanere delusi. Siamo stati squadra forte, vera. Potevamo chiudere la partita non l’abbiamo fatto ma il risultato non è stato mai in discussione. Sono felice per la prestazione. La cosa più importante è il rendimento che cresce sempre di più. Oggi abbiamo dimostrato di essere in condizione fisica e mentale. Abbiamo dimostrato di essere maturati tanto ed è tutto merito dei ragazzi. Non facciamo proclami, pensiamo solo a lavorare. Monza? Sarà un'altra grande sfida contro una big del campionato. Noi però scenderemo in campo con la volontà di fare la partita e non firmo per il pareggio. Non ho ancora valutato, sulla fatica bisognerà capire domani. Ho tenuto fuori Kupisz, Schiavone, si può pensare di cambiare tre o quattro non di più. Dziczek? Dovrebbe recuperare, ha preso una bella botta. Lo valuteremo giorno per giorno. Una ferita gli provocava dolore. Se non si allena faccio fatica a schierarlo».

Ottima la prova di Anderson che ha riscattato qualche precedente prestazione non brillante. «Non mi faccio condizionare dal fatto che un giocatore possa aver fatto male in una partita. Ho sempre avuto fiducia in lui, ci sta qualche passaggio a vuoto. Ero sicuro potesse essere la sua partita e l’ha fatto. E’ un calciatore importante, deve continuare a crescere, è un talento ma deve pensare sempre a migliorare. Siamo una squadra cinica ma soprattutto stiamo imparando a leggere bene le partite a creare molto con azioni in verticale. Se le cose si ripetono non è un caso, questa è organizzazione. 
Mercato? Lo fa la società ma i calciatori possono crescere solo con il lavoro. A volte questo periodo dell'anno può essere illusorio perché si rischia di prendere calciatori fuori forma e che per averli al top poi si arriva a fine campionato». E sulla presenza di Lotito a Venezia: «Era contento, ci ha fatto i complimenti. E’ venuto anche prima della partita a salutarci».