Dopo il pari (0-0) con la Spal la Salernitana schiuma rabbia. Castori preferisce non commentare in conferenza stampa la partita. Compito che è toccato al capitano Francesco Di Tacchio, protagonista dell’errore dagli undici metri. «Dispiace perché avevamo avuto l’occasione per vincere. Ho calciato male, il portiere era spiazzato ma ho sbagliato la misura. Nel secondo episodio ci poteva stare il rigore ma l’arbitro non se l’è sentita. Lui ha detto che aveva il braccio attaccato e poi non ci ha dato nemmeno il calcio d’angolo. In ogni caso abbiamo fatto una grande partita, siamo in crescita ma ora dobbiamo pensare alla Cremonese perché sarà una grande battaglia».
Un pari che non cambia le ambizioni della Salernitana. «Siamo a due punti dal secondo posto non c’è bisogno di smorzare l’entusiasmo, dobbiamo crederci. Vogliamo andare in serie A perché è un traguardo che cambierebbe la vita a tutti. Siamo lì, stiamo sbagliando nell’ultimo passaggio ma stiamo migliorando sotto questo punto di vista. Stiamo dimostrando di volercela giocare fino alla fine, lottando a denti stretti. Gruppo? Ci sono tanti uomini e ci sentiamo tutti dei titolari. Siamo una squadra forte, c’è una sana concorrenza, nessuno è indispensabile e chiunque ha giocato ha dato sempre il massimo».
Nelle ultime otto partite, la Salernitana ne ha pareggiate sei: «È un campionato difficile, non c’è niente di scontato. Abbiamo rammarico per i tanti pareggi ma l’importante è dare continuità ai risultati. Le altre non stanno correndo ma hanno lo stesso nostro passo. Stiamo bene, stiamo dimostrando mentalità dopo un girone d’andata importante. Mentalità? A Monza, a Brescia, a Ferrara soffrivamo sin da subito, oggi invece ce la giochiamo a viso aperto con tutte, dimostrando di essere una grande. Per noi saranno tutte finali. Fisicamente stiamo bene, finiamo sempre in crescendo e riusciamo a tenere alto il ritmo durante la partita».
