Pordenone-Salernitana 1-2, Bocchini: «Vogliamo la serie A»

Il vice allenatore granata: «Questo successo è per mister Castori, ora uniti fino alla fine»

pordenone salernitana 1 2 bocchini vogliamo la serie a
Salerno.  

«Questa squadra vuole prendersi la serie A. Dedichiamo la vittoria al mister Fabrizio Castori perché credo che nella sua camera dove è rinchiuso è la persona che più sarà felice. Il nostro cuore è con lui, ci tenevamo tantissimo. Per noi è un leader e un trascinatore, la dedica va a lui». Così Riccardo Bocchini, vice allenatore della Salernitana dopo il successo conquistato contro il Pordenone. «Quando si gioca contro una squadra che ha l’acqua alla gola, che si sta giocando la vita come squadra e società, in questa categoria nulla è precluso, nulla è scontato. Noi ce l’abbiamo messa tutta, sapevamo fosse una partita così difficile e che l’avversario poteva fare qualche errore ma avrebbe lottato fino alla fine. Hanno trovato un gol fortunoso nell’azione e lì bisogna migliorare. Abbiamo creato una squadra in grado di giocare forte, sull’intensità, sulle distanze. Questa è una squadra che riesce a tirare fuori energie incredibili creando emozioni indelebili. Dopo il pari abbiamo tentato il tutto per tutto pescando dalla panchina. Il rigore all’ultimo secondo è la fotografia del sogno che vogliamo raggiungere sin da Sarnano. Castori? Era collegatissimo, ci teniamo stretto le sensazioni che abbiamo vissuto e quelle che vivremo.

Spogliatoio? Quello che succede nello spogliatoio dopo una vittoria tirata, sofferta è un’esplosione di gioia, di abbracci. Anche sotto il lato Covid siamo stati ineccepibili, è difficile contenere le emozioni, che sono il motore trainante di una squadra. Arbitri del nostro destino? Adesso dobbiamo ricaricarci subito, giocheremo contro la squadra che ha dominato il campionato e non ci regalerà niente nessuno. Siamo padroni del nostro destino, lo abbiamo fatto meritatamente e ora in queste due ultime partite tutto dipende da noi. Non possiamo pensare a ciò che succede altrove ma pensare solo a noi, continuando sulla strada tracciata da agosto. Per imparare a vincere, bisogna vincere e molto. Questo è l’unico metodo per imparare a gestire le forze, a leggere i momenti e creare un gruppo che sappia vincere sempre. La squadra quando deve vincere non deve mai cedere. La Salernitana non era mai arrivata a questi livelli, ora bisogna migliorare quel pizzico in più per creare una mentalità vincente. Forse qualcosa ci è scappata per un periodo, ma siamo stati straordinari. Rigore? Un giocatore forte e che ha personalità, quando c’è un rigore decisivo vuole calciare anche se ha sbagliato. Il rigore oltre al 95’ è ulteriore certificazione che questa squadra sa andare oltre ogni difficoltà, cresciuta sotto ogni aspetto».