Lutto Salernitana, addio all'ex portiere Fulvio De Maio

Domani a Pescara granata in campo con il lutto al braccio

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Salerno.  

È un giorno tristissimo per Salerno e la Salernitana. A 69 anni se n'è andato Fulvio De Maio, ex portiere del cavalluccio marino e noto opinionista televisivo. Domani a Pescara la società granata indosserà il lutto al braccio e proverà a dedicargli un risultato importante.  

«L’U.S. Salernitana 1919 piange Fulvio De Maio, uno dei calciatori che meglio hanno interpretato l’attaccamento alla maglia granata per tutta la vita. Fulvio De Maio difese la porta della Salernitana che nel 1969 vinse a Viareggio il Trofeo Dante Berretti con l’avvocato Giuseppe Tedesco alla presidenza. Nella finale con la Solbiatese, finita 6-4 ai rigori, parò due tiri dagli undici metri. Nel 1970 esordì in prima squadra ad appena sedici anni contro il Matera. In granata, tra campionato e Coppa Italia, ha collezionato 69 presenze tra il 1968 ed il 1978. Fulvio De Maio ha sempre voluto bene alla Salernitana, di cui ha poi continuato ad occuparsi come opinionista negli ultimi decenni. Domani l’U.S. Salernitana 1919 lo ricorderà giocando con il lutto al braccio e proverà a dedicargli un risultato importante. Addio, Fulvio!», il ricordo della società di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma.

Cordoglio espresso anche dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. «La morte di Fulvio De Maio addolora profondamente me e l'intera città di Salerno. "Fulvietto" era innamorato di Salerno fin da giovanissimo quando ha indossato la casacca della Salernitana. Una passione che ha ispirato il suo impegno politico e la sua attività di commentatore sportivo sempre grintoso come sul terreno di gioco. Ai familiari ed amici un abbraccio di fraterno cordoglio».

Anche Michele Tedesco, figlio del presidente Giuseppe, ha ricordato De Maio attraverso i social. «Ti voglio ricordare così, in prima fila per ricordare il Tuo Presidente, felice di poterci far rivivere le storie di calcio che solo Tu riuscivi a rendere epiche. Ti voglio ricordare entusiasta nell’organizzare la rimpatriata con i Tuoi compagni di squadra, nel Tuo modo inimitabile di sfottere tutti su tutto. Ti voglio ricordare ancora indomito nella nostra ultima telefonata di qualche giorno fa. Ti voglio bene amico mio».