Salernitana, pronte le modifiche al trust. Ma spunta una nuova offerta

Importante indiscrezione da Roma: con una proroga dalla Figc si potrebbe cedere subito

salernitana pronte le modifiche al trust ma spunta una nuova offerta
Salerno.  

Modificare il trust e renderlo compatibile con le norme federali resta la priorità a cui sta lavorando la Salernitana. E il nuovo documento entro domani sarà anche completato. Ma in queste ore dalla Capitale è balzata anche una indiscrezione importante che potrebbe mutare gli scenari, presenti o futuri si vedrà.

Sul tavolo di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma è arrivata un’offerta da parte di un acquirente (non è Andrea Radrizzani, la cui offerta resta valida comunque fino a sabato) che sarebbe realmente intenzionato a rilevare la società granata. Concretezza confermata dalla risposta della proprietà che sarebbe seriamente sul punto di vacillare. Non a caso l’entourage che segue il caso Salernitana sta valutando la possibilità di chiedere una proroga alla Figc per poter completare l’operazione.

Ipotesi che, tuttavia, difficilmente sarà accolta in via Allegri. Lo scorso 14 giugno il presidente Gabriele Gravina era stato chiaro, indicando la scadenza del 25 giugno come perentoria. L’aver concesso un nuovo termine per modificare il trust, dunque, va letto già come un’apertura da parte della Federazione che attende una risposta entro le 20 di sabato anche perché entro il 7 luglio dovrà riunirsi il Consiglio Federale. Solo un’offerta formalmente ineccepibile potrebbe mutare lo scenario e far scattare la proroga che, al momento, appare ipotesi complicata.  

La Salernitana, in ogni caso, ha rimesso mano al trust ed è pronta ad attenersi in maniera scrupolosa alle indicazioni della Figc. L’eventuale ed auspicato via libera, in ogni caso, non muterebbe di molto lo scenario: l’acquirente, che pare sia stato in grado di convincere Lotito e Mezzaroma, potrebbe perfezionare l’acquisto con il trustee, mettendo subito la parola fine a questa vicenda che, carte alla mano, potrà durare massimo sei mesi. Domani sarà un’altra giornata decisiva.