«Il vaso è pieno, gli arbitri ci hanno notevolmente danneggiato». Danilo Iervolino ne è sempre più convinto ed è pronto ad avviare una "crociata" per provare a rivedere un sistema che non condivide. Il presidente della Salernitana, a margine delle celebrazioni per la Festa della Polizia, è tornato su quanto accaduto domenica allo stadio "Olimpico", ribadendo la necessità di cambiare qualcosa per rendere meno frequenti gli errori arbitrali. «Vorrei portare in Lega e Figc un punto all'ordine del giorno. Serve maggiore professionalità da parte degli arbitri e sicuramente l'occhio di falco. Non capisco perché la tecnologia aiuti ad esempio il mondo del tennis e non possa farlo con il calcio. Una spiegazione non me la sono data. Penso che gli errori siano frequenti. Non succede solo alla Salernitana, forse soprattutto alla Salernitana. Ma è un problema di professionalità, di formazione e anche di precisione perché manca una tecnologia adeguata. Sono curioso di sapere chi starà dalla mia parte e chi invece si defilerà. Il problema c'è, esiste e non possiamo mettere la testa sotto la sabbia».
Anche a causa degli errori arbitrali la corsa salvezza della Salernitana si fa sempre più complicata: «È chiaro che dobbiamo essere realisti. Le speranze si riducono, purtroppo la partita contro la Roma è stata bellissima, abbiamo messo in campo tanta energia. Abbiamo giocato fino all'80' molto meglio della Roma ma gli episodi ci hanno condannato».
Dopo la Sampdoria ci sarà il recupero della partita con l'Udinese che ha rinunciato al ricorso al Coni. «Ho apprezzato molto l'atteggiamento dell'Udinese: dopo i due gradi di giudizio era chiaro che noi avevamo tutte le ragioni per non aver disputato quella partita. Mi auguro che anche il Venezia lo faccia. Ma non vorrei innescare polemiche. Mi sembra giusto giocare queste partite e chi vuole vincerle lo deve fare sul campo».
A prescindere da quale sarà il finale di campionato, Iervolino ha tante idee in mente per la Salernitana. A cominciare dalle strutture sportive. «Stiamo elaborando due progetti: uno per la ristrutturazione dell'Arechi e stiamo pensando anche alla copertura. Dobbiamo pensare, poi, non solo al progetto architettonico ma anche a quello strutturale e poi condividerlo con il Comune. Ma siamo abbastanza a buon punto. E poi c'è quello delle infrastrutture per prima squadra e Primavera dove stiamo ancora individuando l'area migliore e più consona per consentirci di creare quell'hub calcistico di cui noi abbiamo veramente bisogno».
La progettualità sportiva, invece, dipenderà anche dalla categoria. «Sabatini resta? Credo di sì, è chiaro come andiamo in B, se dovessimo andare o se restiamo in A, c'è una programmazione che ancora dobbiamo declinare a quattro mani. Io ho una grande stima di Sabatini, a volte abbiamo divergenze perché abbiamo vedute differenti ma questo è il bello del calcio, affrontiamo la cosa con molta dialettica ma anche con molta stima. Ederson? E' un fuoriclasse, è un giocatore straordinario. Ne parlerò con lui e con il direttore Sabatini. Non abbiamo avuto proposte per iscritto ma penso che se lui vuole rimanere a noi fa solo piacere. Djuric? Rinnoveremo. Adoro Djuric, è un professionista incredibile in campo, un giocatore fondamentale per la Salernitana. Lo stiamo inquadrando in un progetto che gli voglio sottoporre prima di presentargli il contratto. Tutto qui».
Una battuta, infine, sui tifosi: «Sono straordinari. A Torino contro la Juventus sembrava di essere in casa. A Roma lo stadio era gremito eppure i tifosi della Salernitana sono stati compostissimi, al loro posto e hanno onorato la squadra in modo straordinario».
