Salernitana, De Sanctis: «Servono quattro rinforzi, chiedo fiducia e pazienza»

Il ds granata in conferenza stampa: «Qualcosa va disciplinato anche all'interno della società»

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Salerno.  

Il resoconto della conferenza stampa tenuta questa mattina dal direttore sportivo della Salernitana, Morgan De Sanctis nella sala stampa dello stadio Arechi (clicca qui per rivedere il video integrale della conferenza)

Direttore, c'è un ritardo nella costruzione dell'organico?

Fino a questo momento è stato fatto un buon lavoro da parte del club, partivamo da una situazione che era quella della precedente stagione. La squadra andava migliorata su larga scala. Non si possono trascurare gli otto acquisti fatti, di cui 7 a titolo definitivo. Sono stati investiti più di 20 milioni di euro e sono arrivati giocatori giovani, di prospettiva ma di sicura affidabilità anche per il presente: Lovato, Pirola, Bonazzola, Botheim, Sambia, Valencia, Kastanos. È un lavoro che vale tanto e che non può essere trascurato. Il ritardo non mi preoccupa. La proprietà ha un obiettivo: consolidare il club nei prossimi mesi. Dopodiché vorrebbe diventare un modello, come l'Atalanta, il Villareal. Ma non è un passaggio che si può pretendere di fare nell'arco di un'estate. Il progetto è iniziato con l'acquisto di questi 8 giovani forti. Io sono stato chiarissimo dall'inizio: non si può barattare la fugace ed immediata felicità con l'obiettivo che è di questa società, ossia essere giudicati per i risultati che arriveranno a fine stagione. Se aspettare adesso l'opportunità giusta per essere più competitivi durante l'anno è un'esigenza, di questa esigenza ne siamo consapevoli. Mi piacerebbe che venisse trasferito a tutto l'ambiente questo messaggio. 

La settimana scorsa c'è stata anche la conferenza stampa del mister che ha parlato di mancanza di competività. Che è circoscritta anche all'indisponibilità di nove giocatori che fanno parte del progetto e sono attualmente indisponibili. Credo che la proprietà, lo staff tecnico, i giocatori, meritino profondamente l'appoggio dell'ambiente. 

La faremo bene questa quarta stagione in serie A, abbiamo puntato a profili medio alti che hanno anche bisogno di tempo per convincersi ad accettare la Salernitana. 

Vorrei che passasse un messaggio di forza, di fiducia, di attaccamento alla squadra e al progetto. Ci saremo e saremo forti. Siamo già più forti dello scorso campionato. 

Mi è capitato di andare a cena in città e d'incontrare giovani tifosi. Mi chiedono di Cavani, Mertens. Mi sono confrontato spesso con il presidente, con l'amministratore delegato. È normale che qualche errore l'abbiamo commesso ma è stato fatto assolutamente in buona fede. Io non posso e non devo contaminare l'entusiasmo del presidente e la forza di poter fare un certo tipo d'investimento. Ma questo non significa che non posso trasmettergli dei feedback. 

Stiamo capendo anche che bisogna stare attenti a come vengono impostate e comunicate determinate cose e sarà una mia preoccupazione ancora più grande quella di gestire anche questi aspetti.

Le prime partite saranno condizionate dalla rosa incompleta?

Radovanovic, Bradaric, Gyomber, Lovato, Mazzocchi, Boultam, Motoc squalificato e Sambia. È questo il motivo principale per il quale mancherà una certa competività contro il Parma e, probabilmente, contro la Roma. Senza questi problemi non saremmo così in difficoltà. E questo è un dato di fatto. Dare tempistiche non è stata una cosa buona.  

Alcune volte non ho avuto nemmeno il tempo di discutere con l'allenatore che mi sono ritrovato i nomi che sto trattando sui giornali. Chiaramente non è per questo che non arrivano i giocatori ma quando vengono fuori dei nomi, si alzano i prezzi e vengono fuori dei competitor. E magari noi come Salernitana risultiamo meno forti. Naturalmente non siete voi i destinatari. Ma questo aspetto va disciplinato all'interno della società.

Quanti giocatori arriveranno?

Difensore, centrocampista e attaccante. Poi altri arrivi saranno determinati dal mercato in uscita. Forse arriverà anche un quarto giocatore a centrocampo. I giocatori che mancano sapevamo di doverli prendere anche all'inizio. Stiamo aspettando perché i giocatori sui quali siamo, sono giocatori per i quali c'è la necessità di aspettare. Non sono meno forti di quelli che stavamo trattando dall'inizio. Anzi, paradossalmente un giocatore che un mese fa ci ha detto di no, potrebbe ripensarci. La trattativa Maupay non si è chiusa in un momento, il Brighton l'aveva riaperta ma poi noi non eravamo più disponibili perché avevamo preso Bonazzoli. Io credo che chiuderemo il mercato con 12-13 acquisti, al netto di un mercato in uscita che non è semplice. Domani e con la Roma potremmo giocare con una formazione non ottimale, con l'Udinese vedremo.

Perché sta seguendo soprattutto il mercato estero?

Il mercato italiano, per tutta una serie di motivi (prezzi più alti, meno talento ricevibile) bisogna andare all'estero. Ma cercherò sempre di essere attento a questa cosa qui. Ci sono esperienze di società che sono retrocesse e che forse hanno esagerato, è una riflessione giusta e ce l'ho presente. Adesso siamo 5 a 3, cercheremo di mantenere questo rapporto. 

Qual è la posizione di Mazzocchi?

Mazzocchi ha firmato sei mesi fa, l'accordo scadrà nel 2025. La Salernitana riconoscendogli il merito gli ha offerto un adeguamento contrattuale che non ha accettato. C'è la volontà di trattenerlo, per me questo vale, non cambia niente. Sambia è un giocatore che purtroppo nei primi dieci giorni di luglio ha avuto un virus che l'ha debilitato. Questo ha ritardato la performance fisica, si sta riatletizzando. La Salernitana ha il sacrosanto diritto di costruire la rosa più forte possibile. Il nostro obiettivo è avere coppie forti. Domani non giocherà a causa di un risentimento muscolare. 

Nicola ha chiesto di non arrivare al 31 agosto...

C'è piena consapevolezza nella mia figura di che cosa ci potrebbe succedere in queste prime giornate. Magari potrebbe succederci anche qualcosa di bello ma il mister non si deve preoccupare perché sa tutto quello che abbiamo fatto e quello che faremo ancora. Io non mi faccio prendere dall'ansia. Andatevi a leggere la mia tesi che ho fatto al corso di direttore sportivo e s'intitola: "Moriremo insieme".

Siete condizionati anche dalla questione extracomunitari 

È cambiata la regolamentazione: noi abbiamo fatto uscire un extracomunitario in prestito che è Mikael, in questi giorni la Federazione ratificherà il cambio di regolamentazione, ad uscita corrisponderà entrata a prescindere dalla formula.

Quale è il messaggio che manda al mister?

Il mio messaggio al mister è che un direttore sportivo responsabile capisce domani con che giocatori affronterà la partita la Salernitana. Siamo perfettamente allineati. Domani dobbiamo scendere in campo con l'obiettivo di tirar fuori tutto quello che abbiamo e fare bella figura. Sono nelle condizioni di fare una grande prestazione con il Parma.

Ranieri è un giocatore che avete considerato?

Stimo molto l'agente di Ranieri, lavora molto bene. Tra i motivi per cui lo stimo è la sua insistenza. Ranieri ha fatto bene alla Salernitana. La Salernitana ha bisogno di under e in questi under ha fatto scelte precise, una di queste scelte è l'alternativa a Ranieri. Non perché non sia un buon giocatore. 

La base di quest'anno sarà il 3-5-2, quel giocatore che arriverà a centrocampo dovrà saper fare le due fasi e dare maggior offensività al reparto. Djuricic e Yazici sono più numeri 10, con il mister mi confronto ma al momento non c'è intenzione di cambiare modulo. L'unica riflessione che è stata fatta è che, magari, con Yazici o Djuricic si potesse giocare con un 3-4-1-2.