“Vecchi e nuovi non esistono. Qui tutto insieme lavoriamo per il bene della Salernitana”. Il manifesto firmato Roberto Breda per raggiungere la salvezza è chiaro. E non ammette nessuna modifica. Tutto testimoniato dalle scelte, dalla volontà di affidarsi alla freschezza e soprattutto alla qualità dei calciatori arrivati dal mercato di gennaio da integrare però con lo zoccolo duro. “Questo è un gruppo sano ma che ha sofferto molto una prima parte di stagione difficile. Noi nuovi abbiamo portato entusiasmo ed energia perché vogliamo raggiungere la salvezza quanto prima”. Da buon soldato di Roberto Breda, Fabrizio Caligara non ammette deroghe. Serve unione, compattezza e solidità sia in campo che fuori. Ieri il centrocampista è sceso in campo per la prima volta dall’inizio. Una prova non senza grandi spunti ma di grande sostanza e mestiere, anche da vertice basso di centrocampo quando Breda ha deciso di lanciare un segnale sfilando l’inamovibile Amatucci dalla cabina di regia.
L’ex Sassuolo sarà un perno da qui e fino alla fine della stagione. Breda però a centrocampo ha l’imbarazzo della scelta. Ieri ha apprezzato anche in partita le qualità di Zuccon. Lo scuola Atalanta è subentrato con piglio e personalità, ha mostrato di avere nel proprio motore grande sprint e un dinamismo che ritorneranno utili. Insieme a lui ha festeggiato la prima presenza in maglia granata anche Corazza, esterno mancino arrivato dal Bologna ma chiuso dalle buone prestazioni di Njoh. Una parentesi finale più che sufficiente e la volontà di sorpassare il laterale francese per prendersi la fascia sinistra. Ha scelto Salerno alla prima esperienza lontano da Bologna per affermarsi. Breda è pronto a lanciarlo nella mischia.