Salernitana, il messaggio è chiaro: col Modena è una finale

La carica degli ultras e il faccia a faccia con la squadra. Dagli spalti due "consigli" a Breda

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Salerno.  

“Sabato non esiste un altro risultato se non la vittoria”. Il ruggito dell’Arechi squarcia il silenzio e prova ad allontanare i nuvoloni neri che si sono addensati da settimane sulla testa dell’intero ambiente granata. La Salernitana si carica in vista della sfida con il Modena che per l’ambiente ha il sapore di una vera e propria finale. Gli ultras, dopo il faccia a faccia con la squadra, hanno preteso dalla voce dei calciatori di urlare con loro quello che deve essere l’imperativo per la sfida con gli emiliani. Serve un successo per allentare le pressioni, per riaccendere la fiammella della speranza sempre più fioca e ritornare a guardare la classifica con tutt’altro umore in vista di un rush finale dove non saranno più concessi passi falsi.

Alle spalle della squadra resta Roberto Breda, comandante di una nave alle prese con un mare in tempesta al suo arrivo. Dopo due mesi la situazione è rimasta simile. La Salernitana naviga con difficoltà, si aggrappa a qualsiasi spiraglio per tirarsi fuori da una zona salvezza che spaventa e mette i brividi. Ieri ha incassato le carezze e l’abbraccio di Celeste Bucciarelli ma anche gli applausi dei tifosi. C’è stato chi li ha esortato a suonare la sveglia all’interno dello spogliatoio e anche chi invece gli ha suggerito scelte di formazione: “Soriano, Verde e Braaf devono restare in campo sempre”: i primi due viaggiano verso la titolarità, il terzo deve scalare un bel po’ di gerarchie.