Salernitana, protesta ultras spostata a mercoledì: "Tutti pronti a protestare"

La nota è firmata Direttivo Salerno e Centro Storico. "Discorso di dignità"

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Salerno.  

Il popolo della Salernitana alza la voce. I gruppi Direttivo Salerno e Centro Storico hanno comunicato il differimento della protesta inizialmente in programma domani mattina al pomeriggio di mercoledì. L'appuntamento è alle 18.30, sempre in Piazza Amendola. "Abbiamo deciso di posticipare l’appuntamento per permettere a tutta la tifoseria, lavoratori, studenti, famiglie e gruppi organizzati, di essere presenti in massa, uniti, compatti - si legge nella nota -. La sera del 19 maggio ci siamo presi un impegno, abbiamo siglato un patto d'onore, NOI GRUPPI ULTRAS, ASSOCIAZIONI E SINGOLI TIFOSI INSIEME PER PORTARE AVANTI UN DISCORSO DI DIGNITÀ.

Avevamo dato la nostra parola che non avremmo ceduto a quello che ai nostri occhi è un sopruso, una ingiustizia nei confronti della nostra città e di tutta la tifoseria.

Siamo certi che ognuno di voi, anche se dovesse essere l'unico a credere nella battaglia che porta avanti, non arretrerebbe per nessun motivo al mondo, ma porterebbe avanti quella battaglia in nome della propria dignità a qualunque costo non abbassando mai la testa di fronte alle ingiustizie. 

Siamo abituati ad affrontare le situazioni mettendoci sempre la faccia, guardando negli occhi le persone senza girarci dall'altra parte di fronte alle imposizioni e agli abusi di potere. SALERNO NON SI PIEGA lo striscione che TUTTI ABBIAMO CONDIVISO. 

E allora ci rivolgiamo esattamente a voi, a voi che vi identificate in quello striscione che è un grido di libertà, a voi che vi identificate nel simbolo degli ultras, a voi che, come noi, avete voglia di combattere contro chi sta distruggendo le emozioni che il calcio sa dare in nome degli interessi e del bieco tornaconto personale ed economico.

A voi che identificate la nostra squadra, la nostra maglia in quei sentimenti di amicizia, identità e tradizione perché LA SALERNITANA È NOSTRA È LA NOSTRA VITA.

Perché quello che sta accadendo non può lasciarci indifferenti: un campionato deciso nei palazzi, squadre condannate o salvate fuori dal campo, un sistema marcio che calpesta la passione di migliaia di persone.

Mercoledì sera saremo lì. TUTTI. Con i nostri striscioni, la nostra voce, la nostra rabbia e il nostro amore. Contro chi sta distruggendo il calcio. Contro chi crede che i tifosi siano solo comparse. Contro chi manovra nell’ombra per convenienza.