Salernitana, "pizza o riso": l’inizio di una notte da incubo, la situazione

Dalla pizza nello spogliatoio di Marassi al volo di ritorno tra paure e ipotesi

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Salerno.  

Il triplice fischio finale di Aureliano condanna la Salernitana ad una sconfitta pesantissima. Il Marassi fa festa insieme alla Sampdoria che sente la serie B in tasca. Negli spogliatoi però, Ferrari e compagni s’interrogano sul perché di una prestazione scialba, anonima. Provano a resettare, per darsi forza gridano alla vendetta sportiva per venerdì. Sui tavoli dello spogliatoio granata ci sono delle pizze. Qualcuno ne prende un pezzo, altri preferiscono far sbollire la rabbia. Arrivati in aeroporto, per tutti i componenti di squadra e staff ci sono le porzioni di riso e pollo. Qualcuno inizia a mangiare. Quando l’aereo parte inizia la notte da incubo.

La grande paura

Prima un calciatore e poi alcuni componenti dello staff tecnico iniziano ad accusare i malesseri da intossicazione alimentare mentre il charter è in volo nel cuore della notte. Inizialmente, visti i casi sporadici, si pensa ad un virus intestinale. Poi il numero sempre più crescente fa cambiare la prospettiva. Alla fine sono ventuno i tesserati del club granata costretti a ricorrere a cure mediche. Per i primi quattordici si ricorre al pronto soccorso con le ambulanze presenti all’aeroporto di Pontecagnano all’arrivo del charter. Per gli altri i sintomi arrivano a scoppio ritardato. Paura per un collaboratore tecnico, trasportato con urgenza in ospedale dopo aver accusato in maniera violenta l'intossicazione.

La situazione

La Salernitana ora si ritrova con otto calciatori alle prese con condizioni fisiche da rivalutare e con lo staff tecnico completamento debilitato e messo ko. Tutti i profili resteranno attenzionati per le prossime 24-48 ore. Quelle che servirebbero per un pieno recupero e che la Salernitana spera di poter ottenere anche dalla Lega B con il rinvio a domenica, o al massimo a lunedì, della sfida dell’Arechi.