Entro il weekend la Salernitana conta di sciogliere il nodo legato al prossimo direttore sportivo. Con Marco Valentini sarà addio, con contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e rapporto ormai ai minimi termini. Da Roma, Danilo Iervolino e Maurizio Milan si interrogano su chi potrà essere l’uomo chiamato a dover ricostruire dalle macerie una squadra che avrà l’obbligo di provare subito a ritornare in serie B. Non senza investimenti importanti e nuove perdite da capogiro da mettere a bilancio. Per l’imprenditore campano però c’è la volontà di ripartire. Il nome in pole position è quello di Daniele Faggiano. Salutato il Catania, la Salernitana ha strizzato l’occhio al dirigente che però si è portato avanti: in caso di cambio della guardia al Cosenza sarebbe lui l’artefice del progetto di rinascita ambizioso con al suo fianco Pierpaolo Bisoli. La Salernitana però fa gola ed alimenta attesa, speranza. Nel novero delle candidature resiste quella di Fabio Lupo, intercettato già nelle scorse settimane e con disponibilità già confermata. Con lui, si potrebbe puntare su Attilio Tesser per la panchina. Sarebbe un binomio da categoria superiore.
“Mestieranti di C”
Sono tanti i profili che si sono anche proposti. Milan ha incassato anche la volontà di Claudio Ferrarese, ex ala granata, a voler ricostruire e ricongiungersi alla Bersagliera in veste di dirigente. Giovani, emergenti e con voglia di stupire. Identikit perfetto per Antonio Amodio, ex Giugliano e Crotone, pronto magari a ricongiungersi con Valerio Bertotto, allenatore che ha messo in standby la Casertana per capire gli sviluppi granata. E poi c’è l’accoppiata che a Cerignola ha sfiorato la B: Enzo Di Toro è fresco di rinnovo ma il blasone della Salernitana rovescerebbe tutto. Con lui salirebbe sulla nave anche Giuseppe Raffaele che in queste ore incontrerà la dirigenza pugliese per capire quali saranno gli obiettivi.
