Daniele Faggiano si è presentato come nuovo direttore sportivo della Salernitana: “Non nascondo l’emozione perché so quanto è importante questa piazza, quanto fame ci sia per far bene. Posso solo assicurare che ci metterò tutto me stesso, anima e cuore, come sono stato educato. Sono felice, c’è tanto da lavorare, da costruire e l’entusiasmo che mi ha trasmesso Iervolino è stato subito partecipativo. Mi sono sentito parte integrante anche senza firmare. Se sbaglierò sarò solo io, cercando di fare il meno possibile. Nel calcio contano solo i risultati cercando di costruire tutto intorno alla gestione delle vittorie o delle sconfitte. Anzi, mi preoccupano soprattutto le prime perché vai in alto e ci vuole poco per perdere concentrazione. Non devo frenare l’entusiasmo ma gestirlo. A Salerno vorrebbero venire tutti ma ora devo gestire anche questo. Se sono qui penso che si possa fare qualcosa di buono. Devo guardare al futuro. Ho avuto rassicurazioni e fiducia. Non vince chi avrà maggiore budget ma avere calciatori che facciano gol e non ne facciano prendere. Ho vinto e voglio vincere ancora. Voglio stare più anni possibili. Dobbiamo costruire una squadra importante, lo dobbiamo dire al 20 maggio non al 1 luglio".
"Voglio un allenatore pronto"
Faggiano non si espone sull'allenatore: "Non potevo prendere impegni prima. Da ieri sera ci ho lavorato. C’è qualche nome veritiero, vedremo cosa succederà. Voglio una persona che dica sì alla prima chiamata. Ci sono due-tre nomi e che conoscono bene la categoria. Costruzione squadra? Costruirò una squadra di vecchi marpioni, gente esperta e ragazzi di qualità. Devo stare attento a non caricare di calciatori grandi di età".
L'umore della piazza
"Capisco la depressione dell’ambiente ma se mi faccio coinvolgere siamo finiti. Voglio trasmettere il mio entusiasmo alla squadra. E se sono così felice è perché Iervolino mi ha detto tante cose. Vivo di sensazioni, di rapporto a pelle. Non vedevo l’ora di diventare il direttore sportivo della Salernitana perché ci tenevo tanto. Nonostante la Salernitana sia stata penalizzata anche in sede di mercato, i movimenti sono iniziati da poco. Non so se in ritiro avremo una squadra al 100 per cento, ma almeno al 70 per cento. Dobbiamo fare la squadra giusta".
Sul girone
"Quello C è il più difficile a livello ambientale, però dobbiamo costruire per quello che sarà. Non ci saranno tanti calciatori che scenderanno di categoria perché bisogna abituarsi, capire a cosa si andrà incontro, a trasferte non più in charter ma in pullman, pronti a giocare in campi piccoli ma caldi, dove si vive di calcio, dove senti la passione".
