Maurizio Milan ha parlato in conferenza stampa: “Eravamo qui già qualche giorno fa, in un momento tragico di questo club. Le delusioni che abbiamo provato, le ferite che le città ha avuto non sono dimenticate né archiviate. Siamo qua per un nuovo inizio, con lo sguardo rivolto al futuro. Non sono frasi dovute ma le crediamo davvero, condivise con la proprietà. Dopo una partita che ha segnato la stagione ora abbiamo riscatto e vogliamo riportare il club dove merita. Ripartiamo con umiltà e ambizione anche per una nuova visione di club. Sarà una società rinnovata quasi a 360 gradi. Ci prenderemo qualche giorno di lavoro con la proprietà poi annunceremo le novità. Dobbiamo recuperare credibilità con i fatti e con umiltà. Avevamo un progetto che doveva riportarci in altri contesti ma resta in piedi nonostante tutto. Fare proclami non ha senso però la presenza di Faggiano è un’importante dichiarazione di ciò che vogliamo. Il passato insegna ma ora dobbiamo ripartire e lo faremo con mosse importanti.
"Faggiano ha esperienza"
Sulla scelta di Faggiano: "Daniele Faggiano è un nome importante perché la sua esperienza e la sua grande conoscenza nel mondo del calcio, con un curriculum che ha dato sicurezza, spinta a far sì di affidarci alla ricostruzione del gruppo. Con lui ci siamo subito capiti perché ci siamo detti a telefono e a voce, ora tocca costruire un gruppo di uomini che possa risollevare questo club. Abbiamo avuto una prima call a tre e non siamo intervenuti sui nomi perché supporteremo le sue scelte, fin dove possibile.
"Vogliamo giustizia"
Sulle motivazioni della Tfn e sui prossimi passi: "Vogliamo giustizia, non ci siamo risparmiati né lo faremo. Iervolino è stato molto duro e queste sono risposte a ciò che è successo. Noi porteremo avanti le nostre istanze, soprattutto perché siamo danneggiati sia in sede di mercato che ci ha tolto tempo e privato di occasioni e di poter gestire le trattative, sia in sede di tribunale. Ci siamo assunti la responsabilità perché non dovevamo giocare questo playout però ci sono stati episodi clamorosi che anche all’asilo avrebbero visto".
