Tagli, ritornelli e legami, Ricchetti e quel filo granata: "Salerno è speciale"

La tifoseria piange uno dei suoi idoli. "Ci hai fatto sognare, unico e solo CR7"

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Salerno.  

"Ricchetti va sulla fascia, si accentra e crossa e Pisano fa gol". Il ritornello che l’Arechi cantava nei momenti di festa ora rievoca ricordi ma soprattutto lacrime amare. Carlo Ricchetti se ne va. Lo fa in silenzio, come uno dei suoi tagli che sorprendeva le difese avversarie. La sua arma preferita, il primo e unico CR7 che Salerno ha amato. Vestiva la maglia della Salernitana con fierezza. E questo il popolo dell’Arechi lo ha sempre sottolineato, non facendo mai mancare affetto, applausi e cori in suo onore ogni qual volta che quel numero sette che spingeva forte sulla fascia ritornava in città. In una delle ultime occasioni, per una serata benefica, rimise gli scarpini e ritornò a calcare il prato dell’Arechi: “Tornare qui, sentire il calore di questa gente è sempre speciale. Il ricordo più bello? Ce ne sono tanti. In sei anni ho vissuto momenti bellissimi”.

Il legame speciale

Era il 19 giugno 2022. Un filo granata indissolubile, creatosi da calciatore con il suo avvento nel 1993. Era una Salernitana forte, spensierata, giovane, mai doma. Si prese la serie B con Ricchetti che era il settimo nome di una formazione declinata come una preghiera. Il numero totale di presenze dice 157, condite da 25 gol ma soprattutto con due storiche promozioni. La seconda servì per riportare la Salernitana in serie A dopo cinquant’anni dall’ultima volta. Ma quel gruppo, legato intorno alla figura di Delio Rossi, creò rapporti indissolubili. Il rapporto fraterno con Grimaudo, vice-allenatore di Cudini e Breda. Lo ricordano ovunque da Latina a Terni. Anche la Juve Stabia, squadra che lo avuto come calciatori, lo ha celebrato sui social.  La Salernitana ha ufficialmente richiesto alla Lega Serie C di poter indossare il lutto al braccio per la sfida con il Latina di domenica, anticipata da un minuto di silenzio per commemorare l'ex esterno. 

Il ricordo

“Lo abbiamo saputo al 90’ – ha raccontato con dolore la Curva Sud Siberiano -. Hai lottato come un leone contro quel maledetto male. Il nostro desiderio sarebbe stato quello di combattere la partita più importante al tuo fianco, per dimostrarti tutta la vicinanza del popolo salernitano. Tante sono state le battaglie vissute insieme: tu sul prato verde con i tuoi compagni, noi sugli spalti a sostenervi senza mai farvi mancare il nostro amore. Oltre 100 presenze con la maglia granata, dal ’93 al ’99 sei stato parte del periodo d’oro della Salernitana, un punto di riferimento di quella squadra indimenticabile. Ci hai ispirato cori, ci hai fatto sognare davvero. Carlo Ricchetti, “il Re del taglio”, per quella tua incredibile capacità di infilarti tra le difese avversarie senza palla e farci esplodere di gioia. Oggi ci lasci un vuoto enorme, ma il tuo ricordo resterà eterno: nella storia della Salernitana, e nei cuori di tutti gli sportivi salernitani. Ciao Carlo, ti rendiamo onore. Che la terra ti sia lieve, che il paradiso ti accolga”.

Anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli lo ha commemorato: “La Civica Amministrazione partecipa al cordoglio per la prematura scomparsa dell'ex calciatore granata Carlo Ricchetti. Abbracciamo familiari ed amici condividendone lo straziante dolore. Il carissimo Carlo ha disputato brillanti stagioni con la Salernitana conquistando vittorie prestigiose e l'affetto dei tifosi per le sue doti tecniche ed agonistiche. Diciamo addio al "Re del taglio" che avrà sempre un posto speciale nel cuore granata di Salerno”.

Il messaggio del Ccsc: "Giorno assai triste per tutto il popolo granata. Il presidente del Centro Coordinamento Salernitana Clubs Riccardo Santoro, insieme al Direttivo ed a nome di tutti i Club associati esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Ricchetti, indimenticabile componente di quel “dream team” che nella metà degli anni ‘90 ha regalato emozioni e vittorie ai tifosi della Bersagliera.  Pur sapendo che la battaglia intrapresa da Ricchetti contro la malattia era impossibile, i sostenitori granata hanno pregato per lui fino all’ultimo secondo, non lasciandolo solo – idealmente – nel momento dell’addio a questa vita terrena. Al di là del credo religioso di ognuno di noi, immaginiamo che ora il “nostro CR7” stia giocando libero e felice in un’altra dimensione, certi che dentro di lui ci sarà sempre spazio per quegli anni vissuti a Salerno con la casacca granata. Ci lascia senza parole ed in ogni lacrima che verseremo ci saranno i riflessi di quei giorni felici, quando seminava gli avversari sul campo e insieme ai ragazzi di Delio Rossi ci portava prima in B e poi in serie A".