Pali blindati. La Salernitana riscopre il sapore dolce del clean sheet. L’ultima volta che Donnarumma aveva sigillato la sua porta era stato a Monopoli, con la giocata da tre punti di Capomaggio che aveva permesso alla Bersagliera di puntare in alto. Poi il ko di Catania e il gol di Bacchetti con la Casertana inutile ai fini del risultato. “Quel gol però mi ha dato fastidio perché potevamo gestire il risultato senza particolari ansie”, la disamina di Giuseppe Raffaele. A Latina sono arrivate risposte importanti in termini di solidità, con la difesa che ha retto nel primo tempo alle scorribande dei nerazzurri e poi gestito senza particolari sussulti la ripresa. E quando Quieto ci ha provato direttamente da calcio di punizione sono servite le mani provvidenziali di Donnarumma per fissare il match sullo zero a zero finale.
Anastasio, rendimento da applausi
A dare velocità al pacchetto arretrato ci ha pensato Armando Anastasio. Il difensore napoletano si è preso la titolarità dopo lo stop di Frascatore per un guaio al ginocchio e non ha più lasciato la posizione di braccetto sinistro. Mancino educatissimo, jolly tra difesa e ruolo di esterno soprattutto nella prima fase di campionato, ora l’ex Catania si sta dimostrando un rinforzo di sicuro affidamento. A Latina si è distinto per aver disinnescato più di una situazione pericolosa. Uno dei leader silenziosi dello spogliatoio, così come evidenziato anche nel messaggio post-partita affidato ai suoi social: “Ogni partita ci insegna qualcosa. Questo gruppo non si ferma, si sostiene e si spinge oltre. Lavoriamo per ciò in cui crediamo, un passo alla volta”. Il Crotone sarà avversario ostico ma la Salernitana sa di poter contare su un ritrovato Anastasio.
