A Benevento Giuseppe Raffaele aveva sorpreso con il suo schieramento iniziale. La conferma di Matino ma soprattutto il rilancio di Coppolaro in una difesa a quattro, con l’avanzamento di Villa da mezzala con licenza di inserimento per far saltare il banco e dare alla Salernitana maggiore brio. Mossa che ha convinto a metà. Perché se in fase offensiva la Bersagliera si è dimostrato pericolosissima ad ogni discesa, costruendo occasioni in serie nei primi 40’, sbattendo due volte sui legni della porta di Vannucchi, le ripartenze sannite hanno saputo far male e mettere in mostra i difetti di una fase di non possesso tutt’alto che impeccabile.
Tascone, Anastasio e Longobardi i possibili correttivi col Trapani
Coppolaro da terzino destro bloccato ha contenuto bene Marconi ma è andato in affanno sia in fase di possesso ma anche nell’arginare i movimenti della trequarti giallorosso. Frascatore è stato surclassato da Lamesta, protagonista con una prova da categoria superiore. Con il Trapani però la tentazione potrebbe essere quella di ripartire da una Salernitana camaleontica, con un 4-4-2 in fase di attacco pronto a trasformarsi in un 3-5-2 sfruttando anche il dinamismo degli esterni. Raffaele sta valutando attentamente Longobardi, arrivato con ritmo partita nelle gambe ma con il peso e la pressione che Salerno comporta da gestire, maneggiare con cura. Possibile l’idea di lavorare sulle catene con Longobardi e Liguori sulla destra e il tandem Anastasio-Villa sulla sinistra.
In mezzo al campo si rivedrà Tascone. L’ex Cerignola è mancato per la sua intensità. A fargli posto sarà De Boer, con l’ex Ternana che non uscirebbe dall’undici iniziale in caso di ripartenza dal 3-5-2. Le geometrie del fiammingo hanno faticato ad illuminare quando il ritmo del Benevento si è alzato. Il calciatore però sta migliorando la propria condizione dopo il lungo infortunio al polpaccio.
