La Misericordia finisce in tenda dopo lo sfratto del Comune

Montefalcione, volontari ancora senza sede. Parte la petizione dei cittadini.

( Clicca sulla foto in alto e guarda il video) Dopo la decisione del Comune, i volontari di Misericordia, Servizio Civile e Associazione Fratres (donatori di sangue) costretti ad arrangiarsi.

Montefalcione.  

 

di Andrea Fantucchio 

Volontari costretti ad arrangiarsi in attesa di tempi migliori: il post apparso sulla pagina Facebook, “Il Montefalcionese”, corredato da un emblematico scatto che rappresenta la tenda che attualmente ospita i volontari della Misericordia locale costretti ad arrangiarsi dopo lo sfratto subito lo scorso dieci giugno. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video

Ve lo abbiamo raccontato: i soci dell'associazione sono stati obbligati da una disposizione comunale, firmata dal sindaco Maria Antonietta Belli, a lasciare la sede storica di via Aldo Moro per far posto ai Carabinieri. Non è stata individuata una collocazione alternativa, eccetto quella messa a disposizione dal buon cuore del parroco Don Paolo Luciano che ha offerto una stanza dell'oratorio: insufficiente ad ospitare oltre settanta volontari. La vecchia sede era infatti il punto di ritrovo anche dei soci dell'associazione Fratres (donatori di sangue) e dei giovani del Servizio Civile.

Oggi è partita ufficialmente la petizione popolare per trovare ai ragazzi della Misericordia una nuova sede. Un gruppo, tutto composto da donne, ha deciso di mobilitare la comunità per sostenere le associazioni.

La sottoscrizione andrà avanti fino al 15 luglio 2017 quando il documento sarà consegnato al sindaco.

Finora i contatti fra Misericordia e primo cittadino non hanno portato i risultati sperati. Anzi: quello del 10 giugno è stato un epilogo annunciato. Il Comune ha chiesto una prima volta all'associazione di liberare la sede entro il 31 dicembre 2016 impegnandosi a trovare una collocazione alternativa. Poi altre due comunicazioni: a inizio maggio e il 7 giugno per ribadire la propria volontà.

Domani alle 18.30 è previsto un consiglio comunale nel quale le opposizioni probabilmente parleranno proprio del “caso” nato intorno alla Misericordia locale. Se si troverà una soluzione, questo nessuno può dirlo, per ora l'unica certezza è che un'associazione che da anni opera con successo nel mondo del volontariato è oggi costretta a mendicare alla ricerca di "una casa".

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