Una festa della polizia penitenziaria dal sapore insolito: da un lato l'annuale cerimonia, dall'altro, fuori dai cancelli, la protesta del sindacato, come in tutta Italia.
"Non abbiamo nulla da festeggiare, anzi stiamo celebrando il funerale, la morte della polizia penitenziaria - afferma il segretario provinciale Osapp Ettore Sommariva - . Abbiamo rappresentato tutte le gravi problematiche esistenti alle direzione di Ariano e Avellino e lo faremo anche con Sant'Angelo dei Lombardi. Siamo sotto organico di ben ottomila unità. Ariano in modo particolare ha una struttura fatiscente, senza attività sportive e ricreative e con un personale che tutti i giorni, all'interno subisce violenze."
Non nasconde le criticità ma appare sereno il direttore della casa circondariale arianese Gianfranco Marcello:
"Io parlerei di bilancio positivo, sono stati raggiunti tanti traguardi. L'istituto oramai accoglie più di trecento detenuti, è un grande sacrificio, ma è anche motivo di orgoglio. Certamente ci sono anche delle ombre, oltre alle tante attività positive che svolgiamo. Il personale non è stato potenziato e i risultati si ottengono con tanti sacrifici da parte di tutti, in primo luogo grazie alla Polizia Penitenziaria. Ma pensiamo al meglio, del resto molte difficoltà e problematiche sono di livello nazionale e quindi possiamo solo attendere soluzioni politiche.
Tutti i numeri della casa circondariale di Ariano Irpino nelle parole pronunciate durante la cerimonia dal vice comandante della polizia penitenziaria Carmen Basile. (VIDEO).
Gianni Vigoroso
