«Pronti a far chiudere i parchi se non apriranno quei bagni»

Cittadini avellinesi chiedono la riapertura dei servizi igienici di varie aree verdi cittadine.

(Clicca sulla foto di copertina e guarda il servizio video di Ottopagine.it) La battaglia del Meetup "Amici di Beppe Grillo di Avellino".

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

La petizione del Meetup “Amici di Beppe Grillo di Avellino” per riaprire i bagni del parco Santo Spirito potrebbe avere effetti inaspettati. Gli autori del documento pubblicato su Change.org (Firmala qui) sono agguerriti e, se non arrivasse risposta dalle istituzioni cittadine, potrebbero anche chiedere un intervento estremo: chiusura delle aree verdi cittadine sprovviste di servizi igienici adeguati.

Lo ripetiamo, un'ipotesi estrema che però è stata presa in considerazione alla luce della lentezza mostrata da uffici comunali e azienda sanitaria locale sulla questione sollevata dai grillini.

Ci spiega Antonio Clemente Oliviero del Meetup cittadino: «Abbiamo preso a cuore la questione dei bagni del Santo Spirito chiusi da oltre cinque anni. Gli uffici comunali ci hanno spiegato che negli anni ci sono stati diversi raid vandalici e per questo hanno deciso di tenere chiusi i servizi igienici. Ci sono i vandali? Si incarichi un custode per occuparsi dei bagni o li si affidi alla sorveglianza di qualche associazione. Si potrebbero inserire servizi igienici autopulenti che funzionino con le monete. In proposito ricordo la storia della città brasiliana di Curitiba, oggi smart city per eccellenza. Negli anni '70 un sindaco iniziò una rivoluzione culturale. Inserì aree pedonali con fioriere. I vandali le distruggevano ma lui non si arrendeva. Fino a quando fu la città a diventare guardiana di quegli arredi urbani. Non ci si può arrendere a vandalismo e inciviltà».

Giovanni Varallo racconta: «Per ora solo l'assessorato al Patrimonio diretto da Paola Valentino ha deciso di fare un sopralluogo al parco. E ha promesso che convocherà una conferenza dei servizi al più presto. Intanto l'Asl fa orecchio da mercante. Un dirigente, contattato, ci ha detto che non può far chiudere tutti i parchi della città sprovvisti di servizi igienici adeguati. E ci ha consigliato di utilizzare i bagni delle attività commerciali che si trovano nei pressi del parco».

Per comprendere al meglio le parole di Varallo si pensi a anziani e bambini che dovrebbero uscire dal parco per utilizzare i bagni dei negozi nei dintorni. Un vero caos.

Carmen Bochicchio presenta la petizione del Meetup: «Siamo partiti chiedendo la riapertura dei bagni del Santo Spirito e della villa di via Colombo. Poi potremmo estendere la richiesta di valorizzazione e riqualificazione a tutte le aree verdi abbandonate in città. Penso al noto caso di parco Palatucci. Avellino ha risposto alla nostra petizione con quasi centocinquanta firme in appena quattro giorni».

Il Comune, come avete letto, dovrebbe presto indire una conferenza dei servizi. L'eventuale riapertura dei bagni di parco Santo Spirito coinvolge tre assessorati: oltre a quello al Patrimonio diretto da Paola Valentino, anche quello all'Ambiente guidato da Augusto Penna e quello ai Lavori Pubblici diretto da Costantino Preziosi.