100 anni di Fatima, Ariano ricorda la storia del suo Santuario

Il 13 ottobre del 1990, la consacrazione del Santuario dedicato alla Madonna di Fatima

Giorno di preghiera, conversione e penitenza vissuto con grande fede e devozione alla Vergine dei miracoli anche in Irpinia. Ecco Ariano....

Ariano Irpino.  

di Gianni Vigoroso

“Nel centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, ringraziamo Dio delle innumerevoli benedizioni concesse sotto la sua protezione”. Sono le parole di Papa Francesco pronunciate nel giorno in cui la chiesa ricorda il centenario dell’apparizione della Madonna di Fatima. Parole condivise in tutto il mondo, in ogni comunità ecclesiale.

Giorno di preghiera, conversione e penitenza vissuto con grande fede e devozione alla Vergine dei miracoli anche in Irpinia, ad Ariano in modo particolare dove da 27 anni, esattamente dal 13 ottobre del 1990, brilla il Santuario dedicato alla Madonna di Fatima.

“E’ bello ritrovarci insieme – afferma commosso il parroco Don Alberto Lucarelli – per esprimere un senso di gratitudine al Signore. Dio ha scelto di abitare accanto alle nostre case, un mezzo a noi, nel nostro ambiente, per far sentire la sua presenza e distribuire i suoi doni.

Ci voleva proprio. Io ricordo Do Mario, fu lui a dare inizio a tutto il lavoro intorno a questa realtà. Quando venivo, da giovanissimo a celebrare la messa ogni tanto nella chiesa di San Francesco di Paola, mi diceva, lì verrà una chiesa, non sapendo ancora come sarebbe stata chiamata. In questo quartiere è necessario, che ci sia un luogo santo. San Francesco e San Pietro, son due chiesette che non basteranno per le esigenze di questa grande comunità che sta sorgendo qui. Aveva il senso di una crescita umana che poi sarebbe stata spirituale con l’aiuto della chiesa.

Poi il completamento dei lavori e il grande impegno di don Antonio Di Stasio, parroco benemerito che ha dato tantissimo a questo luogo. Poi è seguito tutto il resto grazie per abbellire sempre di più la nostra chiesa. Essa si sa è più di una casa, chi ci sta dentro lo sa, non si finisce mai, c’è sempre bisogno di qualcosa.”

La storia che che ha commosso l'umanità intera:

"Il 13 ottobre Cova d’Iria traboccava di gente, uomini giunti da tutto il Portogallo si erano recati lì per assistere al miracolo predetto dalla Vergine. Vi erano anche parecchi giornalisti anti-clericali decisi a dimostrare come le apparizioni fossero soltanto una commedia escogitata dal parroco di Fatima. Era una giornata parecchio piovosa e tutti i fedeli si coprivano con gli ombrelli. A mezzogiorno un sacerdote si avvicinò a Lucia e l’accusò di essere una millantatrice poiché la Madonna non era ancora apparsa, poco dopo i presenti videro una nube circondare i pastorelli e l’elce. La Madonna ordinò a Lucia di far costruire in quel luogo una cappella in suo onore, dedicata alla “Vergine del Rosario”, raccomandò inoltre di pregare molto poiché la guerra era in procinto di concludersi. Detto questo ascese al cielo che si aprì al suo passaggio, e accadde dunque il miracolo predetto: il sole cominciò a volteggiare, fu visibile ad occhio nudo, dopo di che sembrò cadere sulla folla atterrita, fermarsi di colpo e risalire al cielo." (Da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Fatima.)

La nascita del Santuario Mariano dedicato alla Madonna di Fatima, ha ridato un volto nuovo al Piano di Zona, spesso bistrattato ed etichettato come un quartiere ghetto prima della creazione di varie strutture importanti tra cui il luogo sacro, il palazzetto dello sport, i vari istituti scolastici tra cui l’alberghiero di grosso spessore e la sede delle poste.

L’atto di nascita vero e proprio della Parrocchia Madonna di Fatima porta la firma del Vescovo Nicola Agnozzi attraverso il decreto del 15 maggio 1986. La qualifica di Ente Ecclesiastico civilmente arriva l’8 luglio 1986. Durante lo stesso anno viene acquistata la statua lignea della Madonna di Fatima grazie ai benefattori, i coniugi Giuseppe Di Furia e Maria Riccio. E’ il 13 Ottobre 1990, quando il Vescovo Antonio Forte benedice e apre al culto la Chiesa Madonna di Fatima. Opera progettata e diretta dal compianto Vincenzo Aliperta. Tra le altre tappe storiche quella del 13 Maggio 1995, quando il Cardinale Michele Giordano, a seguito del Decreto di Monsignor Eduardo Davino, incorona la statua della Vergine. Un altro prestigioso traguardo è datato 13 Maggio 1997.

Nell’ottantesimo anniversario delle apparizioni della Madonna a Fatima, su richiesta della comunità, il Vescovo Eduardo Davino erige la Chiesa a Santuario Mariano Diocesano con apposito decreto. Successivamente si arricchirà con la benedizione del fonte battesimale che nella ella sua elegante struttura, esprime la presenza dello Spirito Santo e della Madonna nel battesimo dei cristiani.

Il 12 maggio  1999 tocca al vescovo Gennaro Pascarella benedire la restaurata cappella della Madonna. Il progetto e la direzione artistica è dell’Architetto Luciano Lanno, i marmi pregiati di Enea Gambacorta.

Arriviamo al 2000, Il Santuario è tra le cinque chiese della Diocesi scelte dal Vescovo per lucrare l’indulgenza come sede di giubileo.

Segue poi con profonda gioia a maggio 2001 e ottobre 2002 la realizzazione delle artistiche vetrate istoriate. Lavori eseguiti dalla Ditta Eredi di Michele Mellini di Firenze. Esse presentano con linguaggio ben leggibile il messaggio di Fatima, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del Rosario ed illustrano il mistero eucaristico, raffigurando i quattro evangelisti. In poco tempo, anno dopo anno il Santuario diventa sempre più bello.

Il 13 ottobre 2002, si festeggia l’ampliamento dei locali pastorali e della casa parrocchiale con la benedizione del Vescovo Gennaro Pascarella. Il progetto è dello studio del Geometra Modestino Lo Calzo e i lavori vengono eseguiti dalla Ditta Manganiello, mediante i finanziamenti, con la legge dell’8 per mille, attraverso l’interessamento del Vescovo e della Curia, ed in modo particolate del Vicario Monsignor Antonio Blundo.

Arriviamo al 13 Ottobre 2003 quando avviene la benedizione del Crocifisso delle Sante Spine, opera del rinomato pittore Antonio Sannito. Viene collocato al posto della Croce, sopra il tabernacolo. Benedetta, in quella occasione anche, la Tela della Pentecoste del giovane e promettente pittore Christian Pannese, poi collocata sopra la sede del celebrante. A questi sono seguiti diversi altri interventi nel corso degli anni, fino ad oggi.

Gioie e dolori in tutti questi anni, non si contano purtroppo i funerali di persone giovanissime nel Piano di Zona, una triste sequenza per uno strano scherzo del destino tra gli stessi palazzi dove purtroppo sono venuti a mancare improvvisamente giovanissimi alcuni dei quali tragicamente a causa di incidenti stradali.

Una piccola cittadella della fede meta di tanti pellegrini e devoti della Madonna di Fatima, che potrebbe essere valorizzata ancora di più ed inserita a pieno, in un itinerario turistico religioso, insieme a Valleluogo, per tutti coloro che di passaggio,  da Pietrelcina raggiungono San Giovanni Rotondo.