Cinghiali sulle strade, nuovo episodio nel giro di pochi giorni lungo via Sant’Antonio, ad Ariano Irpino, a valle del boschetto Pasteni, zona Madonna dell’Arco. E’ successo poco prima delle 23.00.
E’ la terza segnalazione in questa stessa zona in meno di dieci giorni. Il primo avvistamento, al bivio di Montecalvo direzione cimitero, il secondo nei pressi dell’ultimo curva che da via Giacomo Matteotti porta a località Sant’Antonio. Nessun danno a persone o cose. Episodi analoghi si segnalano anche lungo la statale 90 delle Puglie in direzione Foggia, nel territorio della Valle del Cervaro.
Un emergenza quella legata alla presenza di cinghiali che sta investendo diverse regioni italiane.
Nella vicina Basilicata la situazione più allarmante, con rischi quotidiani ovunque. Dalle strade alle città, dalle campagne ai boschi. Non c'è luogo dove non siano presenti. L'emergenza che dura da qualche anno, non sembra avere fine. Incidenti stradali e danni alle persone e alle cose, in primis per le coltivazioni, non si contano più.
L'ultimo caso in ordine cronologico, un pullman di linea contro una mandria di cinghiali in attraversamento sulla Strada Statale 598 , Val d'Agri, in territorio montalbanese.
Per fortuna questa volta senza danni seri ai viaggiatori, nè per altri mezzi stradali, che per puro caso in quel momento non si incrociavano.
“E' abbastanza evidente che la regione Basilicata, e in modo particolare gli assessorati all'agricoltura e all'ambiente non potranno mai venire a capo del problema con la legislazione attuale.” E’ quanto afferma in una nota Leonardo Rocco Tauro coordinamento regionale Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale.
“Bisogna rendersi conto, viceversa, che solamente con un serio programma di intervento sarà possibile porre un freno a tale fenomeno. Ad iniziare dal coinvolgimento di tutte le organizzazioni dei cacciatori, e quelle ambientali, che devono essere messe nelle condizioni di operare tutti i giorni, tutto l'anno.
La deroga ad una legislazione in vigore quando c'è una grave emergenza, è necessaria. A furia di rispettare norme e leggi, a volte astruse e fuori da ogni realtà, si finisce per fare più danni che se non ci fossero. Con la concretezza che passa finanziando i cacciatori per l'acquisto delle munizioni ed esenzione del pagamento delle tasse per il porta d'armi per almeno tre anni. Potrebbe essere questa una soluzione ragionevole. Un periodo che lo riteniamo sufficiente per contenere il loro numero e abbattere di molto i pericoli quotidiani, che oggi ci sono per tutti, persone e cose.”
Gianni Vigoroso
